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Israele, il vicepresidente della Knesset vuole uccidere tutti gli adulti di Gaza: ‘Eliminateli’. Sventato attacco palestinese: bomba da 100 kg

Nissim Vaturi ha invocato uccisioni di massa durante un'intervista radiofonica: "Sono feccia, subumani. Nessuno al mondo li vuole"
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Un nuovo massacro a Gaza e anche a Jenin. A sperare in ancora più morti, dopo le quasi 50mila vittime nella Striscia in poco più di un anno di guerra, è il vicepresidente della Knesset, il Parlamento israeliano, Nissim Vaturi, che ha definito i residenti di Gaza “feccia, subumani“. “Nessuno al mondo li vuole. I bambini e le donne vanno separati e gli adulti eliminati“, ha detto l’esponente del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu, in un’intervista ieri alla radio di ultraortodossi Kol BaRama. “Chi è innocente a Gaza? I civili sono usciti e hanno massacrato la gente a sangue freddo”, ha aggiunto.

E anche per Jenin, una delle città più colpite dai blitz israeliani in Cisgiordania, Vaturi prospetta un futuro come quello della Striscia, affermando che i palestinesi rilasciati come parte dell’accordo con Israele dovrebbero essere trasferiti lì “in modo che possano essere eliminati in seguito”. “Cancellate Jenin – ha concluso – Non iniziate a cercare i terroristi. Se c’è un terrorista in casa, abbattetelo, dite alle donne e ai bambini di uscire”.

Intanto l’esercito israeliano ha sventato un piano che poteva trasformarsi nell’ennesimo massacro. Questa volta però l’intelligence nazionale dello Stato ebraico, lo Shin Bet, ha compiuto l’ennesimo blitz nell’area di Jenin con arresti di membri appartenenti a diverse cellule terroristiche. E due di loro, secondo i media israeliani, hanno confessato che tra i piani del Battaglione Jenin c’era anche quello di compiere un attacco nei confronti di membri delle Idf con una bomba da 100 chili.

Le informazioni fornite dagli arrestati, continuano i media nazionali, hanno poi permesso di compiere altre operazioni nella Cisgiordania occupata e arrestare altri membri delle cellule coinvolte. Così si è arrivati al sequestro di armi e anche del potente ordigno.

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