Cinema

Oscar 2025, gara mai così aperta per attori e attrici. E Chalamet potrebbe battere un record

Per chi invece vuole sapere come andrà a finire la storia sappia che, a meno di un meteorite sul Dolby Theatre nelle prossime ore, Karla Sofia Gascon ha perso in un amen posizione da ultra favorita

di Davide Turrini
Oscar 2025, gara mai così aperta per attori e attrici. E Chalamet potrebbe battere un record

Il naufragio di Karla Sofia Gascon, il traballante Adrien Brody e anche gli Oscar 2025 per attrici e attori diventano una gara parecchio aperta. Mancano poche ore all’assegnazione delle ambite statuette dell’Academy e non sembra proprio che tutto possa finire come l’anno scorso quando Cillian Murphy per Oppenheimer e Emma Stone per Povere Creature ebbero in tasca l’Oscar fin dal giorno delle nomination. Tra le attrici, del resto, è gara aperta da tempo.

Il lancio oltremisura del pacchetto salva minoranze Emilia Perez (13 nomination), e con un esso tutta la carovana di nomination “minori”, aveva una confezione e un fiocco fin troppo accecanti per poter arrivare integro e favorito fino al 2 marzo. A far implodere il pacchetto sono infatti stati i famigerati tweet della protagonista Gascon, prima attrice trans a ricevere una nomination nella storia degli Oscar. Per chi volesse un ripasso rapido sulle posizioni anti-islamiche, anticinesi e piuttosto peregrine sulle proteste black della nota attrice spagnola può recuperarle qui (link).

Per chi invece vuole sapere come andrà a finire la storia sappia che, a meno di un meteorite sul Dolby Theatre nelle prossime ore, Karla Sofia Gascon ha perso in un amen posizione da ultra favorita e ha comunque trascinato con sé l’intero pacchetto Emilia Perez, diventato insomma un fastidioso boomerang da far planare sotto il tappeto. Ecco allora che a suon di bookmakers e di analisi del settore in rampa di lancio come miglior attrice ci è finita nientemeno che Mikey Madison, la protagonista del quasi indipendente Anora. Madison è Ani, giovane spogliarellista di origine russa che studia a New York, ma che dopo notti di sesso a pagamento si invaghisce del ricco Vanja che presto sposerà a Las Vegas facendo infuriare la propria losca famiglia russa. Non ci convince granché però la performance di Madison nel film diretto da Sean Baker, così poco centrale, cruciale e magnetica per mettere anche solo per pochi istanti in secondo piano colleghi e storia (pensate anche solo ad un primo della Stone in Povere creature per fare un esempio oscarizzabile).

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