Trending News

“Ritrovamento pazzesco”: tiktoker si filma mentre recupera monete antiche e finisce a processo

L’accusa è di furto di beni culturali: secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, qualunque oggetto di interesse storico, artistico e archeologico rintracciato sottoterra va riconsegnato entro 24 ore agli enti preposti

di Maurizio Di Fazio
“Ritrovamento pazzesco”: tiktoker si filma mentre recupera monete antiche e finisce a processo

Succede in Abruzzo, ma in verità potrebbe accadere ovunque: basta farsi un giro sui social. Un tiktoker 54enne di Chieti, dopo aver pubblicato decine di video dove mostrava antiche monete e reperti rinvenuti nel sottosuolo col suo metal detector, è stato rinviato a giudizio. L’accusa è di furto di beni culturali. Nella sua abitazione, in pieno centro storico, i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale hanno scovato anche strumenti per la loro pulizia. Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, qualunque oggetto di interesse storico, artistico e archeologico rintracciato sottoterra va riconsegnato entro 24 ore agli enti preposti. Non può essere prelevato e conservato, né tantomeno rivenduto nel mercato nero di settore. Altrimenti si scivola nel penale. Il Codice interdice pure l’utilizzo di metal detector “a livello hobbistico da privati allo scopo di ricerca archeologica su terreni pubblici o privati… Tutto il materiale archeologico è di legge proprietà dello Stato e la ricerca archeologica è consentita solo al MiBACT, o a chi ne è autorizzata concessione”.

Ma torniamo al caso di cronaca. La prima udienza ci sarà il 16 giugno: l’uomo rischia fino a sei anni. L’indagine è partita a novembre: ai militari non era sfuggita l’intensa attività su TikTok dell’ultracinquantenne chietino, con quel centinaio di video in cui sfoderava la sua alchemica capacità di riesumare – grazie a due metal detector e altrettanti pinpointer – monete storiche e altri articoli vintage come lucerne e frammenti di vasellame in terracotta. Solo che alla Soprintendenza nessuno aveva mai sentito parlare di lui. L’indagato si difende parlando di passione, di acquisti sulle aste online per collezionisti e di un’eredità da un parente in fissa con la numismatica. Ma social canta, e deve esserci un genius loci: come racconta la stampa abruzzese, di recente, nel corso di una perquisizione, a un geologo di 47 anni erano stati sequestrati circa 200 reperti archeologici e 60 monete d’antan.

E anche lui le custodiva nella sua dimora nel centro storico di Chieti. Non che la provincia di Pescara se la passi meglio in tal senso: sempre negli ultimi giorni, gli stessi carabinieri per la tutela del patrimonio culturale dell’Aquila hanno ritrovato nell’appartamento di un anziano di Penne una pletora di beni culturali. Più di 900: tra questi, pezzi di presumibile epoca ellenistica, romana e medievale, compresi una punta di lancia in bronzo, un elmo di età preromana, anfore e porzioni di pavimentazioni. Per la maggioranza di loro, è stata accertata l’appartenenza allo Stato perché di stampo archeologico e affioranti dal sottosuolo. Ma questa volta i social non c’entrano. A proposito: TikTok è popolato da uomini e donne tatuati/e e piacenti, armati di metal detector dall’inconfondibile battito di bip, intenti a girare per terreni infangati e nei paraggi di case abbandonate. Spesso i loro profili sono in abbonamento.

Tra gli hashtag di riferimento, #metaldetector. # metaldetecting, #ricercametaldetector. Conciati magari come guerrieri dell’anno Mille, in sottofondo un’elettronica da suspense e musiche epiche alla “Il Gladiatore”, li vediamo scavare zolle e dissotterrare esultanti (“ritrovamento pazzesco!”) monete imperiali romane, centesimi del regno Lombardo-veneto, duetti del Granducato toscano, soldi del vecchio Stato pontificio. Lo slogan è “chi cerca trova”, e in tanti mostrano ai followers proprio come pulirli i reperti-sorpresa. Per una Vittorio Emanuele III di rame del 1910, un tizio raccomanda febbrilmente: “Non usate nessun tipo di additivo, acqua distillata e basta, questa moneta vale da 250 euro in su”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione