(Adnkronos) - Le principali ipotesi di reato contestate dalla Procura sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici, corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio. Ora le difese degli indagati hanno venti giorni per depositare memorie difensive o per gli interrogatori.
Al centro dell'inchiesta c'è la società di via Pattari con una "struttura organizzativa di tipo verticistico" e ruoli ben definiti. La finalità era il "profitto, derivante dalla commercializzazione delle informazioni illecitamente acquisite, oppure a scopo estorsivo o ricattatorio, per condizionare e influenzare all'occorrenza soprattutto i settori della politica e dell'imprenditoria, ovvero per danneggiare l'immagine dei competitors professionali e imprenditoriali di Enrico Pazzali e degli 'avversari' politici di lui o di persone a lui legate" si legge nell'atto di chiusura delle indagini che arriva a dieci mesi dalla decisione del gip Fabrizio Filice di bocciare la richiesta di domiciliari per Pazzali e dopo quattro mesi dall'udienza davanti ai giudici del Riesame.
Il modus operandi dell'associazione - scrive la Procura - "consisteva nel realizzare, su mandato dei propri clienti ovvero su richiesta di qualcuno degli affiliati, tra cui Pazzali, report e dossier contenenti le informazioni abusivamente e illecitamente raccolte, sapientemente 'camuffate' e 'mimetizzate' sotto forma di notizie giornalistiche o comunque provenienti da altre fonti apparentemente lecite, in modo tale da occultare l'origine illegale dei dati". Diverse le società e i personaggi dell'imprenditoria e dello sport finiti nel mirino di Equalize.