Alessandro Cortini, dalla libertà creativa ai Nine Inch Nails: un viaggio musicale unico

Il prossimo giovedì 27 febbraio, Alessandro Cortini si esibirà presso “C’entro Supercinema” di Santarcangelo di Romagna, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica elettronica e sperimentale (info ticket: qui). Musicista, compositore e produttore, nato a Bologna, Cortini è noto per il suo lavoro con i Nine Inch Nails e per la sua raffinata ricerca sonora da solista. Il concerto rientra in un’iniziativa promossa da C’entro Supercinema in collaborazione con Educaid, realtà impegnata nella diffusione dell’arte e dei diritti umani. Ma per lui questa serata ha un valore speciale: “Significa molto per me – racconta –. È nata anche grazie all’impegno di una cara amica, che ha reso possibile il mio arrivo a Santarcangelo. Un motivo in più per renderla ancora più sentita”.
Nei consueti nove punti di questo blog, proviamo ad entrare nel mondo di Alessandro Cortini.
Cominciamo!
1. Le radici italiane
“Sono nato a Bologna ma presto mi sono trasferito a Forlì – racconta – una piccola città dove le opportunità per emergere in ambito musicale, va da sé, erano ridotte, se non fosse che il Comune metteva a disposizione un Centro Musicale per chi volesse imparare a suonare – e continua – volevo diventare un musicista e presi quell’iniziativa come un’opportunità; non tutti i Comuni in Italia lo fanno“. Ricapitolando: una strada che, partita da un piccolo centro musicale di provincia, lo ha portato a calcare i palchi più importanti del mondo. Segno che, quando un’opportunità incontra la determinazione, può nascere qualcosa di grande.
2. Dall’Italia agli Stati Uniti: la formazione
Nel 1999, Cortini si trasferisce a Los Angeles per studiare chitarra al Musicians Institute di Hollywood, un passaggio chiave nella sua crescita artistica. “Ma presto ho capito che la chitarra, pur essendo il mio strumento principale di formazione, non era il mezzo di espressione che sentivo davvero mio”, racconta. Durante quel periodo, il suo interesse si sposta verso i sintetizzatori e l’arrangiamento, rivoluzionando il suo approccio alla composizione. “Ho capito subito che la mia mentalità e i miei obiettivi stavano cambiando. Ho lasciato aperte tutte le porte, consapevole che solo così avrei potuto crescere”, ricorda.
3. Libertà e consapevolezza
Negli Stati Uniti, trova un ambiente che gli permette di esplorare la musica senza il peso dovuto a schemi rigidi. “Non è questione di dove cresci, ma delle regole non scritte che ti circondano – racconta –. In Italia spesso si tende a seguire percorsi più definiti, mentre in America ho percepito un campo aperto, dove provare e sbagliare era parte del processo”. Per lui, trasferirsi a Los Angeles è stato un cambiamento radicale. “Potevo fare ciò che sentivo con più libertà, senza dovermi porre troppi limiti”, spiega.
4. L’incontro con i Nine Inch Nails
Nel 2004, mentre insegna al Musicians Institute di Hollywood, incrocia un’opportunità destinata a cambiare la sua vita. “Ero nella caffetteria della scuola e ho visto un volantino per un’audizione con i Nine Inch Nails– racconta –. Lo aveva messo Barry Squire, che si occupava di trovare musicisti per le band”. Cortini decide di partecipare. “Era un modo per reclutare musicisti pieni di voglia di fare, magari senza le richieste finanziarie di chi lo fa da una vita – spiega –. Non avevo idea di quanti si fossero presentati, perché le audizioni si svolgevano una persona alla volta”. Dopo il provino, viene scelto per entrare nella band come tastierista. “Da lì tutto è cambiato: mi sono ritrovato catapultato in un universo nuovo, immerso in una dimensione sonora che fino a quel momento avevo solo immaginato”, riflette.
5. L’evoluzione all’interno della band
Quando entra nei Nine Inch Nails nel 2004, Cortini si trova di fronte a un mondo nuovo, complesso e perfettamente strutturato. “Non avevo mai lavorato in una macchina sonora così precisa – racconta –. Dovevo adattarmi a un suono definito senza perdere la mia identità”. Per anni è il tastierista della band, contribuendo a tour e album come Ghosts I-IV e The Slip. Poi, nel 2017, il suo ruolo cambia. “Atticus Ross, che fino ad allora aveva lavorato solo in studio, decide di seguire i NIN in tour. Così mi sposto su basso e chitarra, strumenti che conoscevo bene avendoli studiati”, spiega. “È stata una rinascita, un nuovo modo di vivere la band”, riflette.
6. Un arrivederci a Trent Reznor e soci
Nel 2008, dopo quattro anni intensi, decide di prendersi una pausa dai Nine Inch Nails per seguire un percorso più personale. “Una necessità – racconta –. Sentivo che per capire davvero chi fossi come artista dovevo mettermi alla prova da solo”. Non è però un addio definitivo: nel 2013 farà ritorno nei NIN. “Avevo bisogno di esplorare nuovi territori sonori, di lavorare su qualcosa di mio, per vedere fino a che punto potessi spingermi. Più mi concentravo su quello che sentivo, più le persone sembravano riconoscersi nella mia musica”, afferma.
7. La nascita della carriera solista
Dopo aver lasciato i Nine Inch Nails nel 2008, si immerge in un percorso solista, spinto dalla necessità di esplorare la musica in modo più personale. “Non avevo un piano preciso, ma sapevo che dovevo provare – racconta –. Volevo scoprire fino a che punto potessi spingermi da solo”. È in questo periodo che inizia a sviluppare un’estetica sonora più definita, incentrata sulla sintesi. “La musica che facevo era per me stesso, e paradossalmente più seguivo il mio istinto, più la gente sembrava riconoscersi in quel suono”, riflette.
8. Il suono in tempo reale
La dimensione live per Cortini è essenziale, ma lontana dalle dinamiche di una band tradizionale. “Il mio set è completamente autonomo – racconta –. Viaggio leggero: uno zaino, un cambio di vestiti, lo spazzolino e il necessario per suonare. È tutto ridotto all’essenziale, ma proprio questo mi dà libertà”. Sul palco, la sua musica nasce e si trasforma in tempo reale. “Non è uno spettacolo da osservare passivamente, è un’esperienza fisica, immersiva. Ogni concerto si sviluppa in modo organico, adattandosi al momento e allo spazio”, spiega.
9. Nine Inch Nails: il tour imminente
“Dopo anni di esplorazioni soliste, sono pronto a tornare sul palco con i Nine Inch Nails”, dice. Il nuovo tour è alle porte, ma tutto è ancora avvolto nel mistero. “So che sarà qualcosa di grande, perché nei NIN gli standard sono sempre altissimi”. Nessuna anticipazione, nessuno spoiler. Solo la certezza che la band saprà alzare l’asticella ancora una volta. “Ogni volta è come un nuovo viaggio, e io stesso non vedo l’ora di scoprire dove ci porterà”, ammette. Il tempo dei saluti è scandito con un arrivederci, a Zurigo, dove sarò presente per il concerto dei Nine Inch Nails.
Vi lascio come di consueto alla playlist dedicata che definisce gli articoli di questo blog. Una selezione a questo giro curata direttamente da Alessandro.
Buon ascolto!
9 canzoni 9 … selezionate da Alessandro Cortini (Nine Inch Nails)
Foto @Rene Passet