Nel mondo dello spettacolo si dice “the show must go on”. Una regola che in realtà vale in tutti gli ambiti. Lo sa bene anche Clizia Incorvaia, che malgrado il periodo molto delicato che la famiglia sta vivendo a causa della malattia della suocera Eleonora Giorgi ha comunicato sui social di essere partita per Milano per motivi di lavoro. Forse anche un modo per prevenire eventuali contestazioni dei soliti leoni da tastiera che si sarebbero potuti indignare nel vederla passare da una sfilata della fashion week all’altra come se nulla fosse. Ma si tratta, appunto, di lavoro, e i primi a sostenerla sono proprio i suoi cari e la stessa Giorgi.
Su Instagram, a corredo dei primi scatti dalla Milano Fashion Week, Incorvaia ha scritto: “Nonostante la situazione dolorosa che sto vivendo con la mia famiglia, sono partita per lavoro. Lo faccio con l’assoluto appoggio di mia suocera, di mio marito, che fanno sempre il tifo per me! Sarò l’ inviata per Gente alla #mfw. Certo sarà meno semplice del solito, ma cercherò di essere ugualmente una ‘nuvola rosa’ come mi chiama Ele. Per portare quel velo di leggerezza che aiuta tutti noi ad affrontare i momenti della vita”.
Eleonora Giorgi in questo momento si sta sottoponendo in una clinica alla terapia del dolore: “Morfina e cortisone. Ho un’ampolla al collo e l’ossigeno: mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile” ha rivelato di recente. Per questo motivo non ha potuto partecipare alla festa di compleanno dell’adorato nipote Gabriele, figlio di Clizia e di Paolo Ciavarro. Anche in quel caso, però, la prima a caldeggiare i festeggiamenti è stata proprio l’attrice come spiegato dalla nuora, ancora una volta via social: “Mia suocera, l’adorata nonna Ele del mio piccolino, non era fisicamente con noi, ma con il cuore sì, c’era eccome. Con l’energia di leonesssa che la anima ha desiderato, caldeggiato, suggerito che noi celebrassimo il suo nipotino con tutta la gioia, i sorrisi, la spensieratezza degli amici e i colori che merita un bambino amato”.