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Austria, sciolto lo stallo politico. Nasce la coalizione tripartitica dei centristi senza l’estrema destra

Dopo mesi di trattative, i tre principali partiti hanno raggiunto un accordo per formare una coalizione ponendo fine alla crisi più lunga dal dopoguerra
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In Austria, i tre principali partiti “centristi” in Parlamento hanno raggiunto un accordo per formare un governo di coalizione che escluda il Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra. Il nuovo esecutivo arriva dopo cinque mesi di trattative difficili, durante i quali il Partito della Libertà aveva vinto le ultime elezioni parlamentari, ma non è riuscito a formare un governo. Il leader del Partito Popolare Austriaco (ÖVP), Christian Stocker, ha annunciato che un programma comune è stato concordato con il Partito Socialdemocratico (SPÖ) e i Liberali (NEOS). La presentazione è attesa per oggi.

L’instabilità politica era iniziata subito dopo le elezioni parlamentari di settembre 2024, quando l’FPÖ aveva ottenuto il maggior numero di voti, ma la sua posizione di estrema destra euroscettica e filorussa aveva spinto gli altri partiti a evitare ogni forma di alleanza. La conseguenza è stata un lungo periodo di stallo, con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen che prima aveva affidato al cancelliere Karl Nehammer (ÖVP) l’incarico di formare una coalizione, ma senza successo. Nehammer, infatti, non era riuscito a ottenere il consenso di SPÖ e NEOS, arrivando alle dimissioni. La seconda occasione, con l’incarico dato a Herbert Kickl dell’FPÖ, non aveva dato esito positivo, portando il paese a vivere la crisi di governo più lunga dalla Seconda Guerra Mondiale.

La coalizione tripartitica, composta da ÖVP, SPÖ e NEOS, ha presentato un programma intitolato “Fai la cosa giusta adesso”, con un focus su austerità, riforme strutturali e un approccio più severo alla politica di asilo. Il bilancio dello Stato sarà consolidato nell’arco di sette anni, in linea con le normative fiscali europee, per evitare una procedura di disavanzo eccessivo. Una delle principali novità riguarda la politica di asilo, con l’introduzione di misure più rigide, come la sospensione temporanea del ricongiungimento familiare e il divieto del velo per le minori.

Nonostante l’accordo sul programma, la distribuzione dei posti ministeriali non è ancora definita. Ci sono ancora discussioni interne, in particolare all’interno dello SPÖ, dove il leader del partito, Andreas Babler, e il sindaco di Vienna, Michael Ludwig, hanno posizioni divergenti sull’assegnazione del Ministero delle Finanze. Se i comitati di partito approveranno il patto di coalizione, il nuovo governo potrebbe prestare giuramento già lunedì prossimo. Mentre l’approvazione da parte di ÖVP e SPÖ sembra imminente, il NEOS dovrà ottenere una maggioranza dei due terzi nell’assemblea dei suoi membri, convocata per domenica.

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