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Ultimo aggiornamento: 18:17 del 9 Marzo

Cacciari: “Trump è un’occasione per l’Ue, la obbliga a una diagnosi spietata e la invita a diventare un’entità politica autonoma”

"Quello che dovrebbe fare l'Ue è chiaro come il sole. E allora i leader europei lo facciano, altrimenti tacciano". L'analisi di Cacciari sulla figura di Trump e sulla decadenza europea - Il video
Cacciari: "Macron dice solo ovvietà. Basta con questo fantomatico esercito, Ue inizi a spendere bene i suoi pochi soldi o è condannata a morire"
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Nella storia non esiste un personaggio che assomigli a Trump. È un personaggio nuovo, ma è soprattutto una maschera. E dietro quella maschera ci sono altre maschere. Anche Musk è una maschera, dietro alla quale ci sono i grandi assetti economico-finanziari che comandano anche processi processi innovativi di ricerca e di sviluppo formidabili, tutti in mano a capitale privato. La vera potenza globale sono loro e stanno diventando sempre più determinanti per i nostri destini“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Uno, Nessuno, 100Milan (Radio24) dal filosofo Massimo Cacciari a proposito della figura di Donald Trump e dei suoi satelliti, dal patron di Tesla e Space X, Elon Musk, al fondatore di Amazon e proprietario del Washington Post, Jeff Bezos, che proprio ieri ha annunciato che nella sezione ‘opinioni’ del suo giornale gli autori dovranno ‘impegnarsi ogni giorno in difesa di due pilastri: le libertà personali e il libero mercato’.

Cacciari si sofferma inevitabilmente sulla crisi europea: “L’uragano trumpiano mette drasticamente e brutalmente l’Europa di fronte alle sue responsabilità e ai suoi limiti. Se Trump si permette espressioni come ‘La Ue è nata per truffare gli Usa’, è di per sé testimonianza di una drammatica debolezza politica, economica e strutturale dell’Europa. La Ue ormai nei settori più innovativi e più avanzati, dall’ intelligenza artificiali alle biotecnologie, conosce un gap insormontabile rispetto agli Usa e alla Cina. L’Europa, insomma, da tutti i punti di vista, da quello demografico a quello economico, è in una situazione di decadenza che pare insuperabile”.
Il filosofo precisa che le sue critiche taglienti all’Europa sono dettate dal proprio rammarico di persona filo-europea: “Se si ama davvero chi sta male, bisogna prima di tutto partire da diagnosi realistiche, per non dire spietate, altrimenti non potrai nemmeno approntare una terapia degna di questo nome. Se continui a fingere di credere che un malato stia bene di stare bene, il malato è condannato di per sé. Questo è il punto. E non c’è nessun leader europeo che avanza una diagnosi realistica della situazione“.

Cacciari aggiunge: “La terapia per l’Europa è chiara come il sole: smetterla con un’Europa come entità di fatto puramente commerciale, di mercato e monetaria e vedere politiche di convergenza in materia fiscale e di politiche sociali. Questo non esiste al momento, allo stato attuale l’Europa non è affatto qualcosa di unito. Basti pensare alle politiche fiscali europee. Ma senza politiche fiscali adeguate come vuoi fare welfare e politiche sociali? Da dove tiri fuori le risorse? – continua – C’è poi il problema della politica estera e internazionale, che deve avere una voce autonoma. Trump, in qualche modo, ti spinge in quella direzione, perché trattando male l’Europa, la induce a diventare autonoma, cosa che non è mai stata. La politica europea è sempre stata del tutto subalterna a quella americana, senza nessuna voce e nessuna capacità di intervenire nella tragedia della guerra civile ucraina, per tentare di prevenirla prima e di arrestarla successivamente”.

E sottolinea: “L’Europa deve prendere Trump come occasione per diventare finalmente una entità politica autonoma. Parlano del fantomatico esercito europeo, quando, in realtà, quello che dovrebbe fare l’Europa è chiaro come il sole. E allora i leader europei lo facciano, altrimenti tacciano – rincara – Cosa fanno questi Macron? Dicono solo cose ovvie, come ‘la difesa comune’ o ”esercito comune’. Ma comincino a spendere quei pochi soldi che abbiamo. Li vogliono spendere in armi? Ma almeno lo facciano bene, vivaddio. Se si lasciano andare le cose così, consegneremo alle generazioni future un mondo cinese-americano-russo. La china naturale è quella”.

L’ex sindaco di Venezia, infine, risponde a uno dei conduttori, Leonardo Manera, che gli chiede se è possibile ipotizzare una Ue che aduni meno Stati più simili tra di loro: “Fin dall’inizio dell’Ue ci fu chi auspicava una distinzione tra un’Europa franco-carolingia e un’Europa mediterranea. Ma allo stato attuale una prospettiva del genere è definitivamente saltata. Come fai adesso a operare questa divisione tra i paesi? Questo significherebbe lasciare gli Stati europei dell’Est in mano alle peggiori destre del mondo, tra cui quella ucraina. Questa è la verità – conclude – diciamo le cose come stanno. Sappiamo benissimo come è formato il governo ucraino e lo sappiamo da sempre. Dopodiché questo non toglie nulla al fatto che gli ucraini sono stati iinvasi e che occorra aiutarli. Tutto quello che volete ma non fingiamo di non sapere come è formato il governo ucraino, vivaddio”.

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