“Una volta lavorare in tv era considerato di serie B. Oggi c’è tanta qualità. Il mondo è cambiato e anche i finanziamenti vanno in quella direzione. La gente, purtroppo, sta più a casa che al cinema”, spiega Luisa Ranieri in un’intervista a Repubblica. La grande popolarità con la fiction Rai “Lolita Lobosco” e gli impegni al cinema con i più grandi registi, da Antonioni a Sorrentino fino a Ozpetek.
Attrice di successo grazie al suo talento, riconosciuto dal pubblico e dalla critica, ma molti sottolineano la sua bellezza: “Non mi offendo certo, ma non mi interessa. Non perché voglia fare la finta modesta, so di essere bella, ma non ne ho alcun merito. Nella vita ho sempre voluto che mi dicessero: ‘brava’. (…) Quando era ragazzina mia madre non mi ha mai detto quant’ si’ bell’. Mi ha sempre detto: costruisci la tua indipendenza economica perché lì sta la libertà. Ed è così. Tu puoi essere sposata a un uomo ricchissimo, avere gli agi più grandi, ma se non sei autonoma resti sotto schiaffo. Guardi Melania Trump, vedo in lei l’immagine della tristezza. Mi fa tenerezza, la libertà non si può comprare”.
Ranieri si mostra critica per la decisione di Meloni di farsi chiamare “il presidente”: “Sono sicura che Meloni non sia contro le donne, ma forse non vuole essere chiamata ‘la presidente’ perché pensa ‘me vulit sminuì’. È vittima di un retaggio culturale anche se magari è convinta di no“. D’altronde per l’attrice il nostro è ancora un Paese maschilista: “Avoja. Prenda Fedez e Ferragni. Lei ha sbagliato, senza dubbio, ma con tutto quello che succede in giro non si può trattarla come fosse un’assassina. A lui è stato perdonato molto di più”.
Lei e suo marito, Luca Zingaretti, si tengono lontani dalla politica (“Essendoci già un politico in famiglia, mio cognato Nicola, noi stiamo due passi indietro”) e commenta le parole di Marinelli che aveva raccontato la sofferenza provata nel vestire i panni di Benito Mussolini: “Posso capire, ma non l’avrei detto. Se un’interpretazione si scontra con le mie barriere culturali, piuttosto non la faccio. Se la faccio, mi metto al servizio della storia e tengo per me le mie difficoltà“.
L’attrice spiega di aver litigato sul set solo una volta “seriamente”, durante la prima stagione di “Lolita Lobosco”: “C’era un’attrice trattata con sufficienza dal regista, mi sono arrabbiata, lui mi ha risposto male e me ne sono andata. La maleducazione non la sopporto”, ha raccontato a Stefano Cappellini che le chiede del pentimento per aver recitato nuda per Antonioni in Eros: “Non l’avrei dovuto fare, ero acerba. Ma chi si sarebbe persa un film con Antonioni? Nessuna molestia, sia chiaro. Non avevo letto il copione, avevo la facoltà di rifiutarmi di fare certe cose, solo che non lo sapevo. Alcune scene oggi non le avrei girate”. Un nudo integrale arrivato anche in “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino: “Io prima di iniziare le riprese di un film non dormo le due o tre notti precedenti. E anche quella volta, ovviamente, ero molto agitata. Mi ricordo che in piena notte Luca mi ha detto: ma davvero fai? Ti ha scelto Sorrentino, vuless’ essere i’ al posto tuo…”.
Con il marito Luca Zingaretti un rapporto ventennale: “Non l’ho mai tradito, chi tradisce ha bisogno di qualcosa che non ha e io evidentemente non ne ho bisogno. Con Luca ci siamo trovati, stiamo bene, forse perché entrambi siamo un po’ orsi. Quelle poche volte che usciamo vediamo con un po’ di sgomento che tutti si conoscono, tutti si salutano, noi siamo outsider”, ha concluso Ranieri.