Il mondo FQ

Ucraina, Mattarella: “Una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo”. Truppe italiane per garantirla? “Presto per parlarne”

Il rafforzamento della difesa comune è "uno sviluppo naturale dell’integrazione europea", dice il capo dello Stato in riferimento al piano von der Leyen
Commenti

“Una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo”. Così, intervistato dalla tv pubblica giapponese Nhk durante la sua visita di Stato a Tokyo, Sergio Mattarella ha parlato della necessità di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina nel quadro di un accordo per la fine della guerra contro la Russia, sempre più vicino dopo l’insediamento del presidente Usa Donald Trump. “Va cercata con convinzione, velocemente, una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti ma che garantisca l’Ucraina e sia conforme al diritto internazionale, per evitare che si riaffermi il principio, inaccettabile ormai, delle sfere di influenza, per cui gli Stati più forti hanno il diritto di imporsi sugli Stati meno forti. Questo non è accettabile”, dice il presidente della Repubblica. Che, alla domanda su un eventuale impiego di truppe italiane in Ucraina per garantire il nuovo equilibrio, dà una risposta interlocutoria: “I negoziati sulla pace non sono ancora iniziati. È troppo presto per parlare di soluzioni future”.

“Da tre anni l’Italia chiede che ci si sieda a un tavolo per negoziare una pace, naturalmente duratura e giusta”, afferma il capo dello Stato. “Ci sono adesso iniziative per la pace e speriamo che vadano in porto, sono altamente opportune. Ripeto, serve una pace giusta che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi perchè altrimenti si aprirebbe una stagione pericolosssima per la vita internazionale”, avverte. “È evidente”, sottolinea però, “che una soluzione di pace deve essere circondata da garanzie che non si riprendano le ostilità e quindi garanzie di sicurezza. Ed essendo la Russia molto più potente e molto più armata dell’Ucraina significa garanzie di sicurezza per la sicurezza dell’Ucraina”.

In riferimento al piano per il riarmo dell’Ue lanciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, Mattarella definisce il rafforzamento della difesa comune “uno sviluppo naturale dell’integrazione europea che è andata avanti in questi decenni”. Italia e Giappone, spiega, hanno “una convinzione comune: quella che la vita internazionale è possibile soltanto se vi sono regole certe che tutti rispettino, regole che valgano per tutti a prescindere dalle dimensioni o dalla forza militare o economica di cui dispongono. Regole di questo genere sono indispensabili per una vita ordinata. Giappone e Italia pensano che le regole vadano rispettate e che quando vengono violate si realizzano condizioni drammatiche come in questo momento in Ucraina”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione