Iniziata l'attivazione dei nuovi dispositivi: saranno così in totale 178 tratte autostradali coperte dal sistema di monitoraggio per un totale di 1.800 chilometri
In 26 nuove tratte autostradali arriva il nuovo sistema di controllo della velocità media chiamato “Tutor 3.0“. Già installati nei mesi scorsi sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia, da venerdì scorso è iniziata la graduale attivazione dei dispositivi. Saranno così in totale 178 tratte autostradali coperte dal sistema di monitoraggio per un totale di […]
In 26 nuove tratte autostradali arriva il nuovo sistema di controllo della velocità media chiamato “Tutor 3.0“. Già installati nei mesi scorsi sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia, da venerdì scorso è iniziata la graduale attivazione dei dispositivi. Saranno così in totale 178 tratte autostradali coperte dal sistema di monitoraggio per un totale di 1.800 chilometri.
Il Tutor è una delle tecnologie messe in campo per la sicurezza stradale da Aspi in collaborazione con la Polizia di Stato che ne gestisce il servizio – come previsto dal Codice della Strada – e ne programma tutte le attività. “Introdotto nel 2005 con l’obiettivo di disincentivare comportamenti scorretti alla guida, il Tutor ha contribuito fin dalla sua introduzione ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori, determinando una costante autoeducazione e un cambiamento nella condotta su strada”, si legge in una nota.
A differenza degli autovelox, che misurano la velocità istantanea dei veicoli al passaggio in un punto esatto della strada, il Tutor misura la velocità media di un veicolo che percorre un tratto di strada compreso tra due stazioni di rilevamento distanti anche diversi chilometri, in modo da fornire una misura attendibile per rilevare le infrazioni e sanzionare solo chi si mantiene a lungo oltre i limiti e non chi li supera solo per brevi tratti, ad esempio per sorpassare.
Approvato nel giugno del 2024 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Tutor 3.0 è un’evoluzione delle precedenti versioni (la SICVe e la SICVe-PM). Il sistema Tutor rientra nell’ambito di Navigard, la piattaforma tecnologica sviluppata da Movyon, società leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems e centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi. Grazie a un complesso sistema di algoritmi, la piattaforma gestisce e integra i dati provenienti dalle più avanzate tecnologie: dal controllo dei sorpassi dei mezzi pesanti, al monitoraggio del rispetto dei limiti di massa consentiti, dall’accertamento della velocità di transito, al controllo dei veicoli contromano. I principali sistemi tecnologici della piattaforma sono costituiti da radar, telecamere, server periferici e un sistema centrale: una combinazione di tecnologie in grado di rilevare la velocità media del veicolo, segnalandolo, per opportune verifiche, in caso di superamento dei limiti, in caso di circolazione su corsie non consentite e in caso di verifica del rispetto dell’obbligo di destra rigorosa da parte dei veicoli pesanti.
L’attivazione dei nuovi Tutor 3.0 in 26 nuove tratte autostradali è stata decisa il 4 marzo scorso dal dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno. Si tratta di 7 tratte sulla A1 Milano-Napoli di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e 1 tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze; 5 tratte sulla A27 Mestre-Belluno, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana; 5 tratte sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate; 4 tratte sulla A14 Bologna-Taranto, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni; 5 tratte sulla A11 Firenze-Pisa Nord, tra Montecatini e Prato Est sempre in entrambe le direzioni. L’elenco completo dei dispositivi attivi lungo la rete autostradale nazionale è disponibile sul portale della Polizia di Stato (qui il link).