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L’ufficio scolastico lombardo chiude il caso del libro di Veltroni sulla Costituzione: via libera alla lettura

Del polverone sollevato da Salvini, da un consigliere leghista di Buccinasco e da alcuni deputati, resta solo un’interrogazione di Rossano Sasso a Valditara
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Il libro di Walter Veltroni La più bella del mondo donato – in accordo con le scelte dei docenti – dall’amministrazione comunale di Buccinasco agli allievi dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, nonostante le polemiche sollevate dalla Lega Nord e la verifica eseguita dall’ufficio scolastico regionale della Lombardia, sarà letto dai bambini.

Del polverone sollevato dal ministro Matteo Salvini, da un consigliere leghista della città e da alcuni deputati del Carroccio, resta solo un’interrogazione dell’ex sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso al ministro Giuseppe Valditara. Una nota dell’Usr dei giorni scorsi ha chiuso definitivamente il caso rilevando solo che “le famiglie sono state consultate soltanto al momento della consegna del testo e non preventivamente al momento della scelta”. La scuola – secondo la ricostruzione degli uffici del ministero – “ha agito autonomamente nella selezione del testo, acquistato dall’amministrazione comunale, nell’ambito del Progetto lettura”. Nulla di più.

D’altro canto l’amministrazione non sente nemmeno la necessità di difendersi, perché l’iter è stato chiaro: a luglio è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale (Destra compresa) il piano di diritto allo studio, che prevede un progetto da realizzare in collaborazione con la biblioteca comunale, con la fornitura di libri per lo svolgimento di attività didattiche e di letture specifiche, attraverso un contributo della Fondazione per leggere.

Il titolo del libro è stato successivamente individuato dalle insegnanti, con tanto di approvazione del collegio docenti. Un procedimento che da dieci anni a questa parte viene eseguito senza alcun problema. I genitori, inoltre, sono stati infornati della donazione con un avviso pubblicato sul registro elettronico “che non funge – spiega l’assessore e vice sindaca Rosa Palone – da autorizzazione, poiché i percorsi didattici li stabiliscono gli insegnanti. La firma richiesta è solo una presa visione”.

Una questione – quest’ultima – che lo stesso Sasso a Radio Popolare martedì sera ha chiarito così: “Non esiste una legge sul consenso informato, purtroppo. Se un sindaco della Lega andasse nelle scuole a presentare il mio libro chissà che polemiche…”.

Un caso, quello di Buccinasco, finito in parlamento grazie alla segnalazione di alcune famiglie, ma non si sa quante siano per ammissione di Sasso a Radio Popolare: “Il numero con precisione non lo so. Ma se fosse anche un unico genitore, noi abbiamo il dovere di ascoltare le lamentale”.

L’onorevole della Lega nell’interrogazione solleva altri problemi riportati dai genitori: “Alcuni brani del libro promuovono la politica immigrazionista e l’ideologia gender, con protagonisti bambini immaginari frutto della fantasia dell’autore del libro”.

Per Sasso “la scuola pare essere, ancora una volta, al centro di un corposo tentativo di strumentalizzazione da parte di alcuni gruppi di pressione che vorrebbero superare il dibattito sociale, politico e istituzionale per superare il concetto di binarismo sessuale senza contraddittorio, parlandone nelle aule e ottenendo così maggiore risonanza”.

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