L'ultima lettera dei CCCP: "Sembra che il mondo vada a puttane" - 2/2
locuzione volutamente scorretta e volgare
è una boccata d’aria pura, altro tempo, altra baldanza
il mondo va a puttane è un giudizio inesorabile sul presente
quando il mondo era giovane
gli uomini sembravano non temere nulla se non che il cielo cadesse
l’ira degli dei / la punizione divina
il nostro mondo è vecchio, affaticato quante paure lo attanagliano?
abbiamo visto cadere il Muro di Berlino
sembrò la fine della storia
doveva seguire il regno del libero/democratico/progresso ma fu vendetta della geografia, e del meteo
ricordate le primavere arabe?
il mondo si sgretola, rotola via succede è successo: si sgretola e via
narcotico frenetico smanioso eccitante
tutto si sta riposizionando e va di fretta
la geografia e i suoi confini
la storia, le sue pretese, le sue illusioni.
Nuove conoscenze, nuovi interessi, nuovi saperi nuove economie, nuove ricchezze, nuovi poteri
c’è chi può, chi non capisce
chi vorrebbe ma non può / non ci riesce. Mai stata facile la verità
mai garantibile la libertà
riepilogo/ripasso di un risveglio ad uso/consumo di sbadati e perplessi A.D. 2022 – 30 anni dopo la nostra scomparsa
concordiamo un’intervista per il film Kissing Gorbachov
ci ritroviamo e ci scopriamo cellula dormiente risvegliata al presente all’erta sto
come un russo nel Donbas, un armeno nel Nagorno karaback
che fare? indubbio il piacere di ritrovarsi vivi / insieme
A.D. 2023 – FELICITAZIONI ! Chiostri di San Pietro in Reggio Emilia un ultimo spettacolo immobile dove tutto era stato movimento
un ordine a fissare ciò che fu vortice e ordine mai fu
– ottobre 2023 gran galá punkettone al teatro Valli
e arrivano, li sentiamo arrivare, piccola significante moltitudine CCCP ritrova il suo pubblico
A.D. 2024, febbraio – CCCP in DDDR / Berlin, Astra House Club un ultimo concerto per chiudere il cerchio lì dove tutto nacque
il pubblico ritrova i suoi CCCP
è un rilancio – prima che discografia CCCP è palcoscenico
– estate 2024 da Bologna/piazza Maggiore a Mantova/Palazzo Te 17 concerti in Fedeltà la Linea c’è.
da esserne travolti, ammutoliti, che dire?
nell’era democratica che volge al desio
e si morde la gola tutto azzannando
invecchiati noi e il mondo
ansie da collasso percepito imminente
astio-social corroborante
intrattenimento propaganda
guerra GUERRA on line mondovisione
pornografia domestica come frontiera dell’emancipazione
A.D. 2025 21 marzo R.E. Teatro Valli resoconto/commiato 7 concerti a luglio – ultima chiamata
sul palco una manciata di canzoni
disciplina della carne in corpi esposti
parola suono gesto comportamento
altro che Nuovo! Nuovo! va in scena il come sempre bestie da palcoscenico tra animali da reddito
Stati di Agitazione-Curami-Morire-Io sto bene-Depressione Caspica Tu menti-Trafitto-Madre……amarti m’affatica mi svuota dentro…. non dire una parola che non sia d’amore….spara Jurij, spera… felicitazioni la vita è una gran cosa finché dura
non chiedeteci di più / d’altro
non siamo la vostra salvezza / tantomeno un referente politico piuttosto viatico – oracolo – salvacondotto per non si sa
un’ultima chiamata
per quella piccola moltitudine che nel ritrovarsi ondeggia s’addensa sotto il palco, blando movimento, accerchiamento inquieta umanità raccolta a festa
perorata cerimonia in passione liturgica.
Dove MASSA respira univoca MOLTITUDINE respira multipla Massa è un’appuntita tensione Moltitudine si scompone/ricompone
ultima chiamata
dal Circo Massimo nell’Urbe al Teatro Greco di Taormina rovine all’inizio – rovine alla fine
la vita umana non dura che un istante
all’erta sto, all’orizzonte: rovine
“tutta la Terra è un punto e, di questa, quanto grande è quell’angolino che abiti?” lo scrive Marco Aurelio nelle sue Meditazioni quando centro del mondo era Roma CCCP nasce nella Berlino del Muro, nasce ben radicato nell’Emilia Paranoica traverso Melpignano/Grecía salentina approda a Mosca – ci basta ne avanza.
Il nostro mondo è morto quanto regge il vostro?
cittadine cittadini del fu libero mercato globale: ultima chiamata …..amami ancora fallo dolcemente
solo per un’ora che sia per sempre