Oggi inizia il processo per la morte di Maradona: i sette membri del team medico a giudizio per omicidio colposo

Sette membri dell’equipe medica che ha assistito Diego Armando Maradona prima della sua morte nel 2020 sono a processo con l’accusa di omicidio colposo. Il dibattimento, che comincia oggi a Buenos Aires, punta a chiarire se la negligenza dei sanitari abbia avuto un ruolo determinante nella scomparsa del Pibe de Oro. Sul banco degli imputati il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e diversi infermieri e specialisti sanitari. Secondo l’accusa, la gestione della degenza domiciliare di Maradona sarebbe stata “inadeguata, deficitaria e imprudente“, contribuendo alla morte del campione argentino, avvenuta il 25 novembre 2020 per un arresto cardiaco nella sua abitazione a Tigre, a nord di Buenos Aires. Il dottor Luque è considerato il medico di riferimento di Maradona e colui che ha operato il campione per la rimozione di un coagulo cerebrale pochi giorni prima del decesso. La psichiatra Cosachov, invece, aveva prescritto i farmaci psicotropi trovati nel corpo dell’ex calciatore durante l’autopsia.
La Procura ha basato l’accusa su un’indagine medica approfondita: un team di specialisti ha evidenziato “gravi carenze” nell’assistenza fornita a Maradona. Tra i punti critici sollevati c’è il fatto che l’ex campione non avesse accesso ad attrezzature mediche essenziali come un defibrillatore e che non fosse stato sottoposto a test cardiaci nelle due settimane precedenti alla sua morte. Inoltre, sono stati raccolti oltre 120mila tra messaggi e registrazioni audio di conversazioni private tra i medici, che potrebbero essere determinanti per stabilire eventuali responsabilità. Tutti gli imputati negano qualsiasi coinvolgimento diretto nella morte di Maradona. Il neurochirurgo Luque ha dichiarato che la decisione di optare per una degenza domiciliare è stata presa dallo stesso Maradona, che rifiutava il ricovero in clinica. La difesa ha inoltre commissionato una perizia indipendente, secondo la quale la morte del fuoriclasse sarebbe avvenuta in modo improvviso e inevitabile.
Il processo, che si svolge nella località di San Isidro, potrebbe durare fino a luglio 2025, con tre udienze a settimana e oltre 110 testimoni chiamati a deporre. Gli imputati, se riconosciuti colpevoli, rischiano fino a 25 anni di carcere per omicidio colposo aggravato. L’evento ha suscitato grande attenzione in Argentina, con i tifosi di Maradona che chiedono giustizia per la morte del loro idolo.
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