Ci sono prodotti “iconici” e “dall’alto valore simbolico” nella lista, presentata dalla Commissione europea e ancora oggetto di consultazioni, con la quale Bruxelles risponde all’imposizione di dazi su acciaio e alluminio da parte degli Stati Uniti. Ma è anche evidente la volontà di colpire soprattutto (non solo) Stati e distretti elettorali a maggioranza repubblicana, in modo da massimizzare il danno inflitto all’attuale amministrazione e spingerla al negoziato. Si va dalla soia, prodotta in modo significativo in Louisiana, roccaforte dello speaker della Camera Mike Johnson, a prodotti a base di carne come manzo e pollame (tacchini compresi) importanti per stati come il Nebraska e il Kansas, entrambi conquistati dai Repubblicani nel 2024. Poi i prodotti in legno, importanti per molti altri Stati repubblicani, come la Georgia e l’Alabama, ma anche la Virginia, dove hanno prevalso i Democratici. Alcune misure riguardano poi un bastione democratico come la California. L’idea, ha spiegato una fonte Ue, è colpire i prodotti “situati in stati politicamente sensibili, senza danneggiare l’interesse europeo”. La lista finale dei nuovi prodotti verrà stilata dopo discussioni con gli Stati membri.
La ritorsione dovrebbe entrare in vigore in due fasi: il primo aprile scadrà e non verrà rinnovata la sospensione delle contromisure adottate nel 2018 e 2020 contro i dazi della prima amministrazione Trump: saranno quindi colpite le Harley Davidson, il whiskey, il bourbon, i jeans, il burro d’arachidi e altri prodotti iconici degli Usa, per un valore all’epoca di 8 miliardi ma oggi inferiore, pari a 4,5 miliardi, vista la Brexit e il calo degli scambi transatlantici. Poi, entro metà aprile, “dopo la consultazione degli Stati membri e delle parti interessate” viene proposto un pacchetto di nuove contromisure da 18 miliardi nei confronti di prodotti caseari, carni, vini, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici. Nell’elenco oltre alla carne, dai tacchini con peso superiore ai 185 grammi alle salsicce di fegato, passando per i tagli bovini disossati di Kansas e Nebraska e la soia orgoglio della Louisiana, spiccano yogurt, derivati del latte, ginger, curry. E poi, ancora, beni industriali come stufe, forni, congelatori e tosaerba, prodotti da bagno come shampoo e dentifrici, e il legname cuore dell’industria manifatturiera e vanto di Georgia, Virginia e Alabama.
Tutti prodotti per i quali Palazzo Berlaymont ritiene di poter fare a meno del made in Usa puntando su valide alternative interne. La soia, per esempio, viene importata anche dal Canada e dalla Gran Bretagna. E anche per le Harley il Vecchio Continente può contare su modelli di due ruote all’altezza da Germania, Italia e Francia. Una strategia volta a compensare le perdite causate dai dazi di Trump su acciaio e alluminio – che colpiscono duramente i settori chiave dell’industria penalizzando prodotti semilavorati e finiti come tubi in acciaio, fili e fogli di stagno ed estendendosi anche a utensili da cucina o infissi, macchinari, attrezzature da palestra ed elettrodomestici – destinati, nelle minacce di Washington, ad ampliarsi nel prossimo futuro fino a toccare anche l’agroalimentare europeo.
“Le nostre misure – fa sapere una fonte europea – non sono coordinate con Canada e Regno Unito, ma evidentemente siamo in contatto e ci parliamo. In questa fase non c’è coordinamento formale sul livello delle misure adottate” con Londra e Ottawa. Oggi “stiamo reagendo a misure inique” adottate dagli Usa. “Non prendiamo di mira i servizi“, ma “tutte le opzioni sono sul tavolo. Non escludiamo risposte maggiori e più creative tramite servizi, diritti di proprietà intellettuale ed altro, ma oggi quello che adottiamo” sono misure commerciali. Al momento “nessuna decisione è stata presa” e il fatto che le contromisure vadano a regime dal 13 aprile “significa che ora di fatto disponiamo di un’ulteriore finestra per i negoziati, che stiamo sfruttando”.
Economia
Dazi Usa su acciaio e alluminio, l’Ue verso contromisure da 22,5 miliardi. Colpiti l’export degli Stati repubblicani, le Harley e il whiskey
La ritorsione sarà in due fasi: l'1 aprile non verrà rinnovata la sospensione delle contromisure adottate contro i dazi della prima amministrazione Trump. Poi entro metà aprile, "dopo la consultazione degli Stati membri", dovrebbe scattare un altro pacchetto
Ci sono prodotti “iconici” e “dall’alto valore simbolico” nella lista, presentata dalla Commissione europea e ancora oggetto di consultazioni, con la quale Bruxelles risponde all’imposizione di dazi su acciaio e alluminio da parte degli Stati Uniti. Ma è anche evidente la volontà di colpire soprattutto (non solo) Stati e distretti elettorali a maggioranza repubblicana, in modo da massimizzare il danno inflitto all’attuale amministrazione e spingerla al negoziato. Si va dalla soia, prodotta in modo significativo in Louisiana, roccaforte dello speaker della Camera Mike Johnson, a prodotti a base di carne come manzo e pollame (tacchini compresi) importanti per stati come il Nebraska e il Kansas, entrambi conquistati dai Repubblicani nel 2024. Poi i prodotti in legno, importanti per molti altri Stati repubblicani, come la Georgia e l’Alabama, ma anche la Virginia, dove hanno prevalso i Democratici. Alcune misure riguardano poi un bastione democratico come la California. L’idea, ha spiegato una fonte Ue, è colpire i prodotti “situati in stati politicamente sensibili, senza danneggiare l’interesse europeo”. La lista finale dei nuovi prodotti verrà stilata dopo discussioni con gli Stati membri.
La ritorsione dovrebbe entrare in vigore in due fasi: il primo aprile scadrà e non verrà rinnovata la sospensione delle contromisure adottate nel 2018 e 2020 contro i dazi della prima amministrazione Trump: saranno quindi colpite le Harley Davidson, il whiskey, il bourbon, i jeans, il burro d’arachidi e altri prodotti iconici degli Usa, per un valore all’epoca di 8 miliardi ma oggi inferiore, pari a 4,5 miliardi, vista la Brexit e il calo degli scambi transatlantici. Poi, entro metà aprile, “dopo la consultazione degli Stati membri e delle parti interessate” viene proposto un pacchetto di nuove contromisure da 18 miliardi nei confronti di prodotti caseari, carni, vini, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici. Nell’elenco oltre alla carne, dai tacchini con peso superiore ai 185 grammi alle salsicce di fegato, passando per i tagli bovini disossati di Kansas e Nebraska e la soia orgoglio della Louisiana, spiccano yogurt, derivati del latte, ginger, curry. E poi, ancora, beni industriali come stufe, forni, congelatori e tosaerba, prodotti da bagno come shampoo e dentifrici, e il legname cuore dell’industria manifatturiera e vanto di Georgia, Virginia e Alabama.
Tutti prodotti per i quali Palazzo Berlaymont ritiene di poter fare a meno del made in Usa puntando su valide alternative interne. La soia, per esempio, viene importata anche dal Canada e dalla Gran Bretagna. E anche per le Harley il Vecchio Continente può contare su modelli di due ruote all’altezza da Germania, Italia e Francia. Una strategia volta a compensare le perdite causate dai dazi di Trump su acciaio e alluminio – che colpiscono duramente i settori chiave dell’industria penalizzando prodotti semilavorati e finiti come tubi in acciaio, fili e fogli di stagno ed estendendosi anche a utensili da cucina o infissi, macchinari, attrezzature da palestra ed elettrodomestici – destinati, nelle minacce di Washington, ad ampliarsi nel prossimo futuro fino a toccare anche l’agroalimentare europeo.
“Le nostre misure – fa sapere una fonte europea – non sono coordinate con Canada e Regno Unito, ma evidentemente siamo in contatto e ci parliamo. In questa fase non c’è coordinamento formale sul livello delle misure adottate” con Londra e Ottawa. Oggi “stiamo reagendo a misure inique” adottate dagli Usa. “Non prendiamo di mira i servizi“, ma “tutte le opzioni sono sul tavolo. Non escludiamo risposte maggiori e più creative tramite servizi, diritti di proprietà intellettuale ed altro, ma oggi quello che adottiamo” sono misure commerciali. Al momento “nessuna decisione è stata presa” e il fatto che le contromisure vadano a regime dal 13 aprile “significa che ora di fatto disponiamo di un’ulteriore finestra per i negoziati, che stiamo sfruttando”.
Hai già letto 5 articoli
Acquista l'accesso illimitato a Ilfattoquotidiano.it
Abbonamento SOSTENITORE
1 EUROIL PRIMO MESE
AbbonamentoSOSTENITORE
60€L'ANNO
AbbonamentoPARTNER
149,99€L'ANNO
(anzichè 189,99€)Articolo Precedente
Dazi Usa su acciaio e alluminio, l’Ue risponde con tariffe su prodotti americani. Washington: “Fuori dalla realtà”. E Trump minaccia altre ritorsioni: “Vinceremo”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Zonaeuro
Nuovo scandalo corruzione in Ue: in manette lobbisti di Huawei accusati di aver corrotto parlamentari. Arrestato ex assistente di due eurodeputati italiani
Cronaca
Tremano i Campi Flegrei: nella notte scossa di 4.4. Oggi scuole chiuse. Tensioni all’ex base Nato di Bagnoli: i residenti sfondano i cancelli
Mondo
Russia-Ucraina, la diretta | L’inviato Usa Witkoff a Mosca. Il Cremlino presenta le sue richieste per la pace
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "L’anno scorso la Commissione scientifica ed economia del Farmaco dell'Aifa ha riclassificato, dalla diretta alla convenzionata, le gliptine, farmaci antidiabetici di largo utilizzo. È stata fatta questa riclassificazione sulla base di criteri scientifici. È una classe omogenea di farmaci, ci sono evidenze scientifiche, si è fatta un’analisi dell’impatto e a distanza di un anno possiamo dire che l’esperimento comunque ha funzionato. Effettivamente questi farmaci sono farmaci antidiabetici oggi molto utilizzati, sono di largo impiego, hanno un profilo rischio-beneficio estremamente favorevole, ma il fatto che si siano riclassificati ha portato anche a una maggiore aderenza terapeutica". Lo ha detto il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Robert Giovanni Nisticò nel suo intervento da remoto oggi, al ministero, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' promosso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
"Il diabete - ha proseguito Nisitcò - è una patologia comunque cronica, che può portare a molte complicanze, quindi favorire l’aderenza, attraverso appunto canali distributivi che vadano verso la prossimità del paziente, è sicuramente una cosa importante. Quindi anche la rivalutazione della farmacia, della farmacia territoriale per raggiungere meglio il paziente, quindi della medicina di prossimità, della sanità di prossimità è sicuramente una cosa importante. Certamente il fatto di aver riclassificato farmaci, da un contenitore già molto sotto pressione a un altro, ci deve dire che sicuramente da un lato possiamo alleggerire quello che è il peso, la pressione del payback farmaceutico, dall’altro però ci sono nuove criticità che dobbiamo tutti insieme affrontare, ad esempio l’impatto sulle Regioni".
L'Aifa "rimane disponibile in tutto questo scenario e noi siamo chiaramente un’istituzione pronta a dialogare con tutti, per far sì che queste disposizioni della Legge di Bilancio abbiano poi la loro finalità, da un lato verso la salute dei pazienti, dall’altro anche verso la sostenibilità del Ssn" ha concluso.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "I numeri parlano chiaro: 9 ,7 milioni di risparmi per il Ssn, e da maggio a novembre 2024 le farmacie territoriali hanno dispensato oltre 2 milioni di confezioni di farmaci antidiabetici a base di gliptine. Tradotto in termini significa milioni di accessi in più a farmaci essenziali, senza file in ospedale, senza doppi passaggi in farmacia per la distribuzione per conto, senza barriere burocratiche. Abbiamo semplificato la vita a centinaia di migliaia di pazienti diabetici, soprattutto anziani, che oggi possono ritirare le loro cure direttamente nella farmacia sotto casa". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, nel suo intervento oggi, al ministero, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' .
"L'impatto economico del provvedimento è altrettanto significativo -sottolinea Gemmato - La spesa a carico del nostro Ssn è risultata inferiore rispetto a quanto si sarebbe verificato con la precedente modalità di distribuzione diretta e per conto, con un risparmio per il Ssn di 9,7 milioni di euro". Gemmato sottolinea l'importanza di quella che lui stesso definisce "una riforma gentile" che "consente al cittadino un migliore accesso alle cure e, di conseguenza, una migliore aderenza terapeutica", oltre "ad un risparmio per le casse dello Stato, mi sembra un ottimo risultato".
Sulla possibilità che altre classi di farmaci vengano riclassificate, come è successo per gli antidiabetici, Gemmato non ha dubbi: "Noi contiamo di spostare pezzo per pezzo - spiega - anno per anno, così come la legge prevede, con un monitoraggio di spesa, la maggior quantità possibile di farmaci, ma proprio per andare incontro al cittadino, ridurre il disagio, migliorare la compliance, l'adenza terapeutica". Ci sono alcuni farmaci che "ovviamente richiedono una dispensazione in ambiente protetto e controllato, quale è quell'ospedaliero, e quelli evidentemente non vengono toccati. Per tutta un'altra serie di farmaci, invece, si apre la possibilità dello spostamento e quindi anno per anno, con una logica di medio e di lungo periodo, sposteremo compatibilmente con il bilancio dello Stato, quindi tenendo sempre sotto controllo i conti dello Stato, sposteremo quante più categorie possibili".
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "Rivedere il processo di distribuzione dei farmaci significa, poi, valorizzare il ruolo del farmacista nella promozione dell’aderenza terapeutica, contribuendo a una maggiore appropriatezza e costanza nelle terapie che nel caso dei tanti pazienti cronici, con più di una patologia, è molto significativo. Questo non solo migliora gli esiti clinici e riduce le complicanze, ma apporta benefici anche alla sostenibilità del servizio sanitario. Siamo quindi di fronte a un cambiamento atteso e, per molti aspetti, radicale, che richiede un monitoraggio costante. Dai dati il bilancio è positivo. La spesa per il Servizio sanitario nazionale risulta ridotta, offrendo margini concreti per proseguire su questa strada, con benefici tangibili per i pazienti". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento oggi, al ministero, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' promosso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
"Proprio un anno fa ci siamo incontrati qui insieme a rappresentanti di istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti e rappresentanti della filiera farmaceutica, per discutere questo significativo cambiamento: la possibilità per le farmacie convenzionate di dispensare farmaci precedentemente disponibili solo presso le strutture ospedaliere. Un passo in avanti che ha posto al centro le esigenze dei pazienti, semplificando il loro accesso alle cure - ha ricordato il ministro - Questo percorso ha radici lontane. Già nella precedente legislatura, grazie a un’indagine parlamentare promossa proprio dal sottosegretario Gemmato, era emersa la necessità di superare regole ormai datate, nate principalmente per contenere la spesa farmaceutica. Su queste basi è stata costruita la cornice normativa della Legge di bilancio 2024, con il coinvolgimento dell’Aifa e l’istituzione di un tavolo tecnico presso il ministero della Salute per monitorare gli effetti finanziari della misura e garantirne la sostenibilità".
"Le prestazioni farmaceutiche rappresentano un pilastro fondamentale dei Livelli Essenziali di Assistenza. Per questo, oltre all’analisi dell’impatto economico del provvedimento, è essenziale valutarne i benefici in termini di maggiore aderenza terapeutica, resa possibile da condizioni di accesso più semplice - ha aggiunto Schillaci - Le nuove disposizioni costituiscono un banco di prova della capacità del nostro servizio sanitario di innovarsi e rispondere con tempestività ai bisogni di salute cambiati dei cittadini. Abbiamo rafforzato il diritto dei cittadini ad accedere più facilmente ai farmaci; abbiamo risposto in particolare alle esigenze dei pazienti cronici e degli anziani che sono i principali fruitori della distribuzione diretta, e di chi vive nelle aree interne e più lontane dalle farmacie ospedaliere che osservano orari di lavoro limitati".
"Rivedere il processo di distribuzione dei farmaci significa, poi, valorizzare il ruolo del farmacista nella promozione dell’aderenza terapeutica, contribuendo a una maggiore appropriatezza e costanza nelle terapie che nel caso dei tanti pazienti cronici, con più di una patologia, è molto significativo. Questo non solo migliora gli esiti clinici e riduce le complicanze, ma apporta benefici anche alla sostenibilità del servizio sanitario", ha concluso.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Davvero positivo il bilancio della nuova modalità di distribuzione dei farmaci che ha trasferito la dispensazione di alcuni antidiabetici dall’ospedale alle farmacie territoriali. L'impatto della misura è stato tracciato oggi, al ministero della Salute, nel corso dell’evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma'. Promosso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, l'incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del ministro della Salute Orazio Schillaci e del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano.
"Lo scorso anno avevamo definito questa misura epocale e oggi possiamo dire con certezza che lo è stata davvero", afferma Gemmato, sottolineando l’importanza della riforma. "Abbiamo aggiornato un sistema fermo da oltre vent’anni, garantendo ai cittadini un accesso più rapido e semplice ai farmaci e migliorando l’efficienza della spesa sanitaria. I numeri parlano chiaro - evidenzia il sottosegretario - da maggio a novembre 2024, le farmacie territoriali hanno dispensato oltre 2 milioni di confezioni di farmaci antidiabetici a base di gliptine. Tradotto in termini concreti, significa milioni di accessi in più a farmaci essenziali, senza file in ospedale, senza doppi passaggi in farmacia per la distribuzione per conto, senza barriere burocratiche. Abbiamo semplificato la vita a centinaia di migliaia di pazienti diabetici, soprattutto anziani, che oggi possono ritirare le loro cure direttamente nella farmacia sotto casa".
L’impatto economico del provvedimento - riporta una nota - è altrettanto significativo. La spesa a carico del Servizio sanitario nazionale è risultata inferiore rispetto a quanto si sarebbe verificato con la precedente modalità di distribuzione diretta e per conto, con un risparmio per il Ssn di 9,7 milioni di euro. "Abbiamo dimostrato - sottolinea Gemmato - che innovare non significa solo migliorare i servizi, ma anche ottimizzare le risorse pubbliche. Con questa misura abbiamo reso il sistema più sostenibile, senza costi aggiuntivi per i cittadini e con vantaggi concreti per tutti gli attori coinvolti. Questo risultato è stato possibile grazie a un nuovo modello di remunerazione delle farmacie e a un sistema di scontistica - chiarisce - che ha visto il coinvolgimento sinergico di industria, farmacie e istituzioni, su impulso della politica. Senza entrare in tecnicismi, possiamo dire, con il supporto delle rilevazioni del Tavolo di monitoraggio della spesa, che i numeri ci danno ragione e confermano la validità della strada intrapresa".
Guardando al futuro, il percorso di riforma proseguirà con ulteriori passi concreti. "Abbiamo dato mandato ad Aifa di individuare nuove categorie di farmaci da riclassificare, così da ampliare ulteriormente i benefici per i pazienti e per il sistema sanitario - annuncia Gemmato - In particolare, in continuità con quanto deciso anche in seno al Tavolo per il monitoraggio della spesa, proporremo di includere altre classi di farmaci con caratteristiche simili a quelle già riclassificate, a partire da quelli senza brevetto scaduto". L’Agenzia del farmaco, come previsto dalla norma, avrà tempo fino al 30 marzo 2025 per rivedere il prontuario della distribuzione dei farmaci e proporre nuove transizioni dalla distribuzione diretta e per conto a quella convenzionata. Il tutto sarà poi sottoposto alla Commissione scientifica ed economica del farmaco (Cse) e al Consiglio di amministrazione dell’Agenzia.
Nel corso dell’evento sono state ascoltate anche le testimonianze dei pazienti, che hanno evidenziato i benefici tangibili della riforma, in particolare per chi vive in zone remote o con difficoltà di accesso alle strutture ospedaliere. "Questa misura è nata da un’intuizione politica, ma si è realizzata grazie al lavoro congiunto del Governo, delle Regioni, della rete delle farmacie e dell’industria - conclude Gemmato - Abbiamo dimostrato che, con il giusto approccio, è possibile innovare la sanità pubblica rendendola più moderna, efficiente e vicina alle reali esigenze dei cittadini".
Verona, 13 mar. (Adnkronos) - "Grazie alla delega del presidente Orsini alla Blue Economy e all’opportunità che il governo ha offerto con la nomina di un Ministro del Mare, in Confindustria abbiamo avviato un percorso sinergico che mira a un nuovo approccio di politica industriale strutturato su tre driver strategici: vettori e flotte, persone e competenze, infrastrutture e portualità. Serve un piano di investimenti per l’ammodernamento delle flotte, favorire l’adozione di tecnologie sostenibili e semplificazioni mirate per rendere la nostra bandiera competitiva, nonché sostenere il sea modal shift, spostando traffico su gomma dalla strada al mare". Così il presidente della Confederazione italiana armatori (Confitarma), Mario Zanetti, intervenendo a Verona, alla quarta edizione di LetExpo, la fiera di riferimento per trasporto, logistica sostenibile e servizi alle imprese promossa da Alis, in collaborazione con Veronafiere.
"Occorrono specifiche politiche sulla formazione - sottolinea - per soddisfare la nostra domanda di competenze e professionalità e così incidere sull’aumento di occupazione nella blue economy. Inoltre, penso che la riforma della governance portuale sia una grande opportunità per rilanciare il ruolo dell’Italia come hub logistico del Mediterraneo, migliorando la competitività e l’attrattività dei nostri porti e di conseguenza, del nostro Paese". Il presidente di Confitarma ha aperto il talk “Le prospettive per lo shipping e la portualità italiana” con uno speech che evidenzia la necessità, per l’Italia e l’Europa di adottare “un approccio proattivo e integrato per affrontare le sfide del settore marittimo”.
“Solo attraverso una collaborazione stretta tra industria, governo e istituzioni europee - puntualizza Zanetti - possiamo garantire la competitività e la sostenibilità della nostra flotta. Il futuro dello shipping e della portualità italiana dipende dalla nostra capacità di innovare, investire e adattarci ai cambiamenti globali”. Un settore composito, quello dello shipping, che “crea e porta valore". Un settore importante per l’economia italiana, lo confermano i numeri: “Parliamo di un ecosistema che vale quasi 180 miliardi di euro di valore complessivo e rappresenta quasi il 10% del Pil nazionale, oltre 230 mila imprese e più di un milione di occupati, che valgono circa 4 punti percentuali dell’occupazione nazionale - enumera Zanetti - Oltre il 60% dell’interscambio commerciale italiano avviene via mare, dimostrando la strategicità del settore marittimo”, sottolinea.
Zanetti si focalizza anche sulla necessità di “semplificare l’ordinamento marittimo nazionale e intervenire concretamente sulle politiche europee, come Ets e Fuel Eu Maritime, bilanciando sostenibilità e competitività” nell’ottica di “affrontare le sfide future ed evitare il flagging out verso registri navali più attrattivi e sostenuti a livello europeo”, dice.
Poi un passaggio sullo scenario globale: “Restrizioni imposte dalla guerra nel Mar Nero, crisi migratorie e conflitti nel Mediterraneo, attacchi Houthi nel Mar Rosso, conflitto Russo-Ucraino, e le recenti barriere commerciali imposte dagli Stati Uniti - ricorda - In questi scenari geopolitici, considerando che il 95% delle navi mercantili mondiali viene costruito ormai da tempo fuori dall’Europa, è urgente un ripensamento delle politiche industriali europee di sostegno alla competitività delle imprese marittime anche dal punto di vista della costruzioni di navi, che includa anche un nuovo Green Deal - avverte - L’Europa e l’Italia possono svolgere un ruolo di leadership, favorendo politiche che consentano alle imprese di accompagnare la transizione energetica, ambientale e digitale in maniera efficace, così da sostenere anche la flotta esistente”, le sue parole.
Parigi, 13 mar. (Adnkronos) - La regina Camilla ha inviato una lettera a Gisele Pelicot, la donna francese che il marito ha fatto violentare per anni da decine di uomini, per "esprimerle la sua solidarietà ai massimi livelli". Lo ha riferito a Newsweek un collaboratore reale, aggiungendo che la sovrana, che lavora da anni per le vittime di violenza domestica, ha voluto riconoscere "la straordinaria dignità e il coraggio" della donna francese.
Dominique Pelicot ha ripetutamente drogato e violentato la moglie Gisèle per quasi un decennio, ha reclutato decine di uomini per fare lo stesso e ha filmato più di 200 di queste aggressioni in un caso che ha sconvolto la Francia e il mondo. E la regina "è rimasta profondamente colpita da questi fatti e dalla straordinaria dignità e dal coraggio di quella donna nel render pubblica la sua vicenda", ha affermato la fonte. "Naturalmente, ha contribuito a mettere in luce un problema sociale molto significativo, nonostante tutte le sofferenze personali che aveva attraversato".
"Quindi - prosegue la fonte reale - come sostenitrice di lunga data delle vittime di abusi domestici e sessuali, la regina ha scritto in privato a madame Pelicot, determinata a esprimerle al massimo il proprio sostegno." La lettera è un esempio del modo in cui Camilla intenda fare a livello globale ciò che fa regolarmente in Gran Bretagna - scrive il Newsweek - come dimostra la visita del 6 febbraio a Brave Spaces, a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra. L'organizzazione benefica spera di trovare una sede permanente, ma al momento offre supporto alle vittime di violenza domestica da una stanza sul retro del CoLab, uno sportello unico che fornisce servizi di supporto a una moltitudine di persone vulnerabili.
Quando la busta con il sigillo della famiglia reale britannica è arrivata insieme a migliaia di lettere di sostegno, la signora Pelicot "era sbalordita, commossa e molto orgogliosa di vedere che era riuscita a portare la sua battaglia fino alla famiglia reale britannica", ha detto a Le Monde l'avvocato della donna, Antoine Camus.
Il processo per stupro di massa, durato tre mesi in Francia lo scorso autunno, ha visto 51 uomini condannati per un totale di 428 anni. L'elettricista in pensione Pelicot è stato incarcerato alla pena massima di 20 anni. La 72enne, che The Independent ha definito la donna più influente del 2025, ha coraggiosamente scelto di rinunciare all'anonimato durante il processo che si è svolto nel villaggio di Mazan, nel sud-est della Francia.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "In merito all'accusa del sangue pubblicata dalla 'Commissione d'inchiesta': è uno dei peggiori casi di accusa del sangue che il mondo abbia mai visto (e il mondo ne ha visti molti). Accusa le vittime dei crimini commessi contro di loro. Hamas è l'organizzazione che ha commesso orrendi crimini sessuali contro gli israeliani. È davvero un documento malato che solo un'organizzazione antisemita come l'Onu potrebbe produrre". Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Oren Marmorstein.