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Riarmo Ue, i vescovi: “No ai tamburi di guerra, l’Europa recuperi una voce di pace. Investire su sviluppo sostenibile e aiuto ai bisognosi”

Il documento della Cei contro il piano approvato dall'Eurocamera
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L’Europa “ha bisogno di recuperare i suoi valori fondativi – pace, libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale – facendo risuonare la propria voce di pace. In un momento storico in cui si insiste sui temi della sicurezza e della difesa, è fondamentale che tali preoccupazioni non diventino tamburi di guerra“. Così la Cei, la conferenza dei vescovi italiani, commenta l’approvazione da parte del Parlamento europeo del RearmEu, il piano di riarmo da ottocento miliardi di euro proposto nelle scorse settimane dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente, riunito a Roma da lunedì a mercoledì, i vescovi sottolineano “l’urgenza che gli investimenti pubblici siano indirizzati primariamente a sostenere le persone bisognose, le famiglie povere, le fasce sociali più deboli, ad assicurare a tutti adeguati servizi educativi e sanitari, a contrastare il cambiamento climatico. In quest’ottica, sarebbe opportuno riportare il tema dello sviluppo sostenibile al centro delle scelte politiche degli Stati e delle organizzazioni internazionali, tra cui l’Unione europea”, scrivono.

Dalla politica arrivano le critiche del Movimento 5 stelle, che il giorno prima del voto ha manifestato contro il piano a Strasburgo con il leader Giuseppe Conte: “Oggi è una pagina nera per la democrazia europea. Il Parlamento aveva la grande opportunità di lanciare un messaggio forte e chiaro a Ursula von der Leyen, che vuole esautorarlo dei suoi poteri, e invece ha ammainato bandiera bianca approvando la risoluzione sul futuro della difesa europea che sostiene il RearmEu”, attacca la delegazione pentastellata all’Eurocamera. Duri anche gli eurodeputati della Lega, altro partito contrario al piano: “Non condividiamo né la narrazione né tantomeno la deriva bellicista di Bruxelles, che vuole indebitare noi e le future generazioni per spendere oltre 800 miliardi di euro in armi, peraltro dopo anni in cui ha promosso la più rigida austerità senza ascoltare ragioni”. Festeggia invece Forza Italia con il suo segretario, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Bene il Sì del Parlamento europeo sul futuro della Difesa europea. Era il grande progetto di De Gasperi e Berlusconi per garantire sicurezza a tutti cittadini. Per realizzarlo l’Europa deve agire con urgenza investendo di più, in maniera più efficace e coordinata”, scrive su X. Non si registrano reazioni da parte del Pd, i cui eurodeputati si sono spaccati: in dieci hanno votato a favore del piano, 11 si sono astenuti.

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