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Ultimo aggiornamento: 13:04 del 12 Marzo

Caso Scutellà, la deputata M5s: “Vicenda che ha dell’oscuro, la maggioranza calpesta la democrazia”

"È la prima volta, da quando esiste la Camera dei deputati, che viene negato il diritto sacrosanto di riconteggio": la rabbia della deputata M5s [Video]
Scutellà: "Vicenda che ha dell'oscuro. La maggioranza va avanti con la tirannia e calpesta la democrazia"
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“La Giunta per le Elezioni ha cambiato i criteri per le votazioni utilizzati in maniera retroattiva, una vicenda che ha dell’oscuro, c’è una percentuale altissima di schede bianche che dopo il riconteggio sono diventate valide e dove ci sono delle dichiarazioni strane e anomale. La maggioranza ha dimostrato per l’ennesima volta di andare avanti con una tirannia, non garantendo il diritto alla democrazia conquistato difficilmente dai nostri antenati. La cosa che ci fa più rabbia è vedere nel plotone di esecuzione messo in atto dalla maggioranza il ministro Tajani: dovrebbe metter fine a questa guerra e parlare di pace e invece è rientrato ed era oggi presente in Aula per votare l’ingresso di Andrea Gentile, questo è quello che ci fa più rabbia”. Lo ha affermato la deputata del Movimento 5 stelle Elisa Scutellà, durante un sit in di protesta del Movimento, presente Giuseppe Conte, per protestare contro la decisione della Camera che ha portato all’elezione di Gentile di Forza Italia e alla decadenza della stessa Scutellà con proclamazione nel collegio plurinominale della collega del Movimento Anna Laura Orrico. “Aggiungiamo un’ulteriore anomalia: dopo i riconteggi – ha aggiunto Scutellà – viene data sempre la possibilità di un controllo di una percentuale di schede valide, è la prima volta, da quando esiste la Camera dei deputati, che viene negato il diritto sacrosanto di riconteggio”.

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