Sono due giorni di full immersion nel benessere presente e futuro, perché la longevità si deve coltivare con cura cominciando prima che si può. A tirare le fila il dott. Filippo Ongaro, che di longevità se ne intende grazie alla certificazione USA in medicina anti-aging e funzionale e alla lunga esperienza con gli astronauti, “fondamentale per studiare a fondo le dinamiche dell’invecchiamento, a partire dagli effetti di quello accelerato sugli astronauti”, precisa Ongaro: sei mesi nello Spazio corrispondono infatti a 10 anni sulla terra, perché muscoli e ossa non vengono sollecitati dalla gravità, con conseguenze metaboliche e ormonali. Teoria e pratica, anche con esercizi all’aperto, introducono alla longevità nell’accezione moderna di aspettativa di vita lunga e sana, e non solo come span life. Benché siamo un paese longevo e la medicina contribuisca ad allungare la vita, secondo i dati Istat relativi al 2023 la speranza di vita in buona salute è di 59,2 anni, con nette divergenze tra nord e sud (un altoatesino arriva in salute fino a 66,5 anni, un lucano fino a 52,8). E poi che vita è quella che ci resta? Ma prevenire si può.
Un approccio a 360°
Social e media presentano cliniche dei VIP o immagini patinate e diafane di biohacker come Bryan Johnson, il miliardario della Silicon Valley che spende 2 milioni all’anno per abbassare la propria età biologica. Ma tra controlli frequenti dei parametri, pasti frugali di cui l’ultimo alle 11 di mattina e 100 pillole al dì, la sua quotidianità è tutt’altro che esaltante. Se poi il costosissimo metodo funzionerà ce lo dirà il tempo. Intanto, appare ben più pratico l’approccio del Metodo Ongaro, che affronta la longevità sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello motivazionale per riuscire a cambiare le proprie abitudini in meglio.
Lo stile di vita
Quando si parla di longevità si pensa che siano solo i geni a stabilire la durata della vita di una persona, che sia tutto già “scritto nel DNA”. Invece la genetica influisce per il 20-25%: il resto lo fa lo stile di vita, la strada maestra verso il benessere psicofisico. La nutrizione. Le diete malsane uccidono 8 milioni di persone, avverte l’OMS. Certo, la medicina fa sopravvivere chi si ammala, ma poi come si vive con tumori, cardiopatie, diabete? “Se vogliamo prevenire molte malattie e vivere più a lungo, la prima cosa da fare è correggere l’alimentazione quotidiana”, ricorda Ongaro. “Esistono alcuni errori che sono stati messi in relazione con numerose malattie che ci colpiscono, ed è la correzione di questi il primo passo che possiamo fare per prevenire le malattie”. Quindi occhio all’eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati – dolci, biscotti, grissini, pasta, pizza, focacce… – che sregola la glicemia, favorisce il sovrappeso e ci priva delle fibre, preziose sostanze presenti nei cereali integrali (e nei trascurati legumi e ortaggi), importanti per la sazietà e il benessere intestinale. Nella dieta odierna ci sono troppi omega 6 infiammatori, a causa dell’abuso di alimenti trasformati, che tra l’altro riducono l’apporto di vitamine, minerali e antiossidanti e aumentano il consumo di sale. Ongaro invita piuttosto a consumare meno prodotti animali, zuccheri e cereali raffinati, a favore di cibi freschi e genuini, a partire dalle verdure, ideali anche a inizio pasto per dare pienezza e regolare la glicemia. E non vanno dimenticati i grassi buoni del pesce azzurro e dell’olio evo.
L’attività fisica. È indispensabile a tutte le età, assicurano gli studi. “Migliora l’allenamento cardiorespiratorio e muscolare, la salute delle ossa, contribuisce a ridurre gli stati di ansia e depressione e a prevenire il declino cognitivo cui possiamo incorrere invecchiando”*. Vi immaginate come si può stare da vecchi se non si riesce a fare sforzi e si rischia sempre di cadere? Piuttosto che concentrarsi su rughe e capelli grigi, meglio puntare su muscoli sodi e su ossa mantenute vitali dal movimento e dal trasporto di pesi moderati. “Ideale è l’associazione tra attività aerobica, meglio se praticata quotidianamente, e attività che aumentano la forza di muscoli e ossa, almeno tre volte alla settimana”*. Il benessere mentale. Troppo stress logora fisico (acidità di stomaco, cefalea, ipertensione, obesità, diabete) e mente (ansia, depressione, irritabilità, insonnia). “Meditare aiuta a gestire le proprie emozioni, incanalandole verso un flusso energetico utile al nostro equilibrio. Infatti, la meditazione aiuta a gestire meglio lo stress, l’ansia e il panico; migliora la concentrazione e la memoria”, spiega Ongaro. Insomma, aiuta ad approcciarsi positivamente alla vita, proprio come la socialità, che secondo la scienza è correlata in molti modi con la longevità: per esempio stimolando le capacità cognitive e il benessere emotivo.
Il mindset: abituarsi a stare bene
“Alla fine il fattore fondamentale è sviluppare il giusto mindset, perché è da quello che diventa possibile inserire le abitudini che potenziano la nostra salute e rallentano l’invecchiamento”, ricorda il dott. Ongaro. Come sottolinea il medico, purtroppo (o per fortuna) il nostro cervello punta alla gratificazione immediata senza pensare alle conseguenze sul lungo tempo. Imporsi le nuove abitudini, per quanto valide siano, con regole severe significa perdere subito la battaglia: meglio piuttosto affrontare il cambiamento con un atteggiamento positivo nell’attesa dei primi risultati: “Basteranno due o tre mesi per iniziare a sentirsi più energici, meno stanchi, più lucidi, un po’ più resistenti”, assicura Ongaro.
Il percorso pro-longevity Age
Per chi vuole partire con un programma fatto su misura, può recarsi semplicemente in farmacia e associate al progetto Genage, che aiutano ad affrontare il percorso con vari strumenti, tra cui integratori alimentari mirati e un Cellular Longevity Kit, con 3 integratori al costo di 80 € al mese. Aiutano a personalizzare il programma il Focus Longevity Test, con 70 domande sullo stile di vita, l’esame delle feci e il test del DNA (199 €), per individuare eventuali predisposizioni genetiche a livello metabolico, articolare, muscolare, cerebrale e impostare il percorso di conseguenza. Infine, le farmacie offrono consulenze Lifestyle e Longevity.
* Tratto da Longevità: l’importanza dell’attività fisica. E-book di Genage