Con l’audiovisivo in crisi, Borgonzoni lancia un nuovo festival delle serie tv: paradossale!
L’Italia si conferma un Paese dai mille paradossi: i lavoratori del settore cine-audiovisivo sono allo stremo ed organizzano settimana dopo settimana manifestazioni e proteste… il meccanismo di sostegno del settore attraverso il “tax credit” resta paralizzato dopo che il Tar del Lazio ha rimandato dal 4 marzo al 27 maggio le proprie decisioni sulla riforma della “Legge Franceschini” del 2016… non è stato ancora approvato il cosiddetto “piano di riparto” dei 696 milioni di euro previsti nel bilancio 2025 del Ministero della Cultura a favore del cinema e dell’audiovisivo… e si sviluppa l’indagine della Procura di Roma rispetto ad usi ed abusi del “tax credit” cine-audiovisivo, a seguito dell’esposto presentato dall’avvocato Michele Lo Foco, unica voce critica all’interno del Consiglio Superiore del Cinema e Audiovisivo (il Csca è il massimo organo di consulenza del Mic).
Nonostante questo scenario inquietante, la Sottosegretaria delegata, la sempre entusiasta senatrice leghista Lucia Borgonzoni, continua a sorridere come se nulla fosse, e, anzi, giovedì mattina, nella sede romana della Stampa Estera in Italia, ha annunciato un’altra iniziativa… spettacolare: un nuovo festival (se ne sentiva la necessità?!) dedicato alla fiction seriale internazionale (anche se quel poco che è stato annunciato del programma evidenzia il carattere prevalentemente locale cioè nazionale ovvero provinciale della kermesse). Si chiama “Italian Global Series Festival” e si pone come “il Festival internazionale delle serie tv”.
Paradossale: un’altra iniziativa promozionale ed autoreferenziale, lustrini & “red carpet”, a fronte della semi-paralisi in atto: come dire? Un po’ à la Maria Antonietta: non c’è più pane, ché il popolo mangi le brioche! Non c’è più lavoro?! suvvia! Ché i lavoratori si siedano davanti ad uno schermo (sperando in tempi migliori?!).
Quel che appare un paradosso nel paradosso è che questo nuovo festival – secondo quanto mi riferiscono fonti qualificate – abbia un budget di circa 3 milioni di euro, di cui 2 milioni provengono dal Ministero della Cultura, che li affida alla società pubblica Cinecittà spa, la quale li assegna – discrezionalmente – all’associazione dei produttori privati, l’Apa.
In questo curioso giro (una sorta di gioco delle 3 carte?!), emerge anzitutto che la Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia (amica e prima consigliera della Sottosegretaria), è al tempo stesso Presidente dell’Associazione dei Produttori Audiovisivi (Apa). E questo latente conflitto di interessi – o comunque evidente inopportunità – viene benedetto (anzi addirittura promosso?!) dalla stessa Sottosegretaria Borgonzoni. La quale forse non a caso decide che le “location” per il nuovo festival saranno proprio Rimini e Riccione, ovvero il suo collegio elettorale nella sua fallita corsa alla presidenza della Regione Emilia-Romagna cinque anni fa.
E sarà proprio nuovamente l’Emilia il territorio della futura competizione elettorale, dato che alcuni politologi prevedono che sarà nuovamente Borgonzoni a guidare la coalizione del centro-destra alle prossime edizioni regionali, nonostante il flop del gennaio 2020 (Borgonzoni, con il 44% dei voti, venne sconfitta dal “dem” Stefano Bonaccini, che ottenne il 51 %). Come dire?! Si semina per tempo (le prossime elezioni sono previste – fatti salvi avversi accadimenti – per il 2029).
In conferenza stampa, erano seduti al tavolo la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia ma con il cappello di Presidente Apa, la Sottosegretaria Borgonzoni, il Direttore del Festival Marco Spagnoli, l’attore e regista Carlo Verdone, il Presidente della Regione Emilia Michele De Pascale (subentrato a fine 2024 al collega “dem” Stefano Bonaccini; ha ottenuto il 57% dei voti a fronte del 40% di Elena Ugolini del centro-destra). In prima fila, l’Amministratrice Delegata di Cinecittà Manuela Cacciamani, “in quota” Fratelli d’Italia ovvero Arianna Meloni (già alla guida della One More Pictures).
Diverte osservare che Cinecittà non è mai stata citata, anche se è proprio attraverso la società pubblica controllata al 100% dal Collegio Romano che passano i danari che il Ministero assegna per questa iniziativa privata: Cinecittà alias Sbarigia li destina poi all’Apa, alias Sbarigia stessa. Un intreccio di interessi veramente curioso, tra “pubblico” e “privato”, nella “triangolazione” Mic/Cinecittà/Apa. Ed in totale assenza di trasparenza.
Nessuno ha domandato quanto costi il festival, e nessuno dei promotori ne ha parlato (forse per evitare il rischio di autogol?!). È stato citato quasi “en passant” il sostegno del Ministero (in prima fila, Nicola Borrelli, da oltre dieci anni Direttore Generale Cinema e Audiovisivo) e finanche della Siae (ente pubblico economico a base associativa, presieduto dal potente Salvo Nastasi, già Segretario generale del Mic).
Ad una domanda della giornalista Chiara Ugolini (per la Repubblica) sulla crisi del settore cine-audiovisivo, la Sottosegretaria Borgonzoni non ha risposto, perché andata via prima della conclusione della conferenza (la comunicazione del festival è stata affidata da Apa alla Comin & Partner) ed è intervenuta, a mo’ di “supplente” o “delegata” (comunque… a che titolo?) giustappunto Chiara Sbarigia. Insomma, non si capisce se ha risposto “per delega” come Presidente di Cinecittà spa o della privata Associazione dei Produttori Audiovisivi. O come prima consigliera della Sottosegretaria.
Chiara Sbarigia ha sostenuto che non è vero che il settore cine-audiovisivo in crisi, e che le risultano che siano attivi attualmente “38 set”. Un dato che – se decontestualizzato da una analisi di scenario e dalla serie storica – non ha alcuna significatività. Insomma, tutto va bene: evidentemente anche i lavoratori che protestano sono “menzogneri”, termine utilizzato qualche settimana fa dalla Sottosegretaria leghista per apostrofare chi ha il coraggio di denunciare la situazione critica del settore.
Tutto tace, sul fronte politico: l’unico che continua ad intervenire con costanza è il deputato Gaetano Amato (Movimento 5 Stelle), che chiede al ministro Alessandro Giuli (Fratelli d’Italia) di intervenire in prima persona e ribadisce la richiesta di dimissioni della Sottosegretaria leghista. Ha commentato Amato: “Non paga del disastro di cui si sta rendendo protagonista da quando – ahinoi – siede sulla poltrona di Sottosegretaria con delega al cinema, Lucia Borgonzoni ha il coraggio di dichiarare che ‘sul tax credit tutto a posto, procediamo a breve’. Bene, allora venga a dirlo direttamente a chi da oltre un anno lotta per sopravvivere nel settore audiovisivo. Parli con le vere associazioni, non solo con quelle vicine ai suoi amici (Apa ed Anica in primis, n.d.r.), e smetta di speculare sulla pelle di chi non sa più come andare avanti”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
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Angelo Zaccone Teodosi
Presidente IsICult, esperto di politiche culturali, curatore de 'ilprincipenudo'
Politica - 15 Marzo 2025
Con l’audiovisivo in crisi, Borgonzoni lancia un nuovo festival delle serie tv: paradossale!
L’Italia si conferma un Paese dai mille paradossi: i lavoratori del settore cine-audiovisivo sono allo stremo ed organizzano settimana dopo settimana manifestazioni e proteste… il meccanismo di sostegno del settore attraverso il “tax credit” resta paralizzato dopo che il Tar del Lazio ha rimandato dal 4 marzo al 27 maggio le proprie decisioni sulla riforma della “Legge Franceschini” del 2016… non è stato ancora approvato il cosiddetto “piano di riparto” dei 696 milioni di euro previsti nel bilancio 2025 del Ministero della Cultura a favore del cinema e dell’audiovisivo… e si sviluppa l’indagine della Procura di Roma rispetto ad usi ed abusi del “tax credit” cine-audiovisivo, a seguito dell’esposto presentato dall’avvocato Michele Lo Foco, unica voce critica all’interno del Consiglio Superiore del Cinema e Audiovisivo (il Csca è il massimo organo di consulenza del Mic).
Nonostante questo scenario inquietante, la Sottosegretaria delegata, la sempre entusiasta senatrice leghista Lucia Borgonzoni, continua a sorridere come se nulla fosse, e, anzi, giovedì mattina, nella sede romana della Stampa Estera in Italia, ha annunciato un’altra iniziativa… spettacolare: un nuovo festival (se ne sentiva la necessità?!) dedicato alla fiction seriale internazionale (anche se quel poco che è stato annunciato del programma evidenzia il carattere prevalentemente locale cioè nazionale ovvero provinciale della kermesse). Si chiama “Italian Global Series Festival” e si pone come “il Festival internazionale delle serie tv”.
Paradossale: un’altra iniziativa promozionale ed autoreferenziale, lustrini & “red carpet”, a fronte della semi-paralisi in atto: come dire? Un po’ à la Maria Antonietta: non c’è più pane, ché il popolo mangi le brioche! Non c’è più lavoro?! suvvia! Ché i lavoratori si siedano davanti ad uno schermo (sperando in tempi migliori?!).
Quel che appare un paradosso nel paradosso è che questo nuovo festival – secondo quanto mi riferiscono fonti qualificate – abbia un budget di circa 3 milioni di euro, di cui 2 milioni provengono dal Ministero della Cultura, che li affida alla società pubblica Cinecittà spa, la quale li assegna – discrezionalmente – all’associazione dei produttori privati, l’Apa.
In questo curioso giro (una sorta di gioco delle 3 carte?!), emerge anzitutto che la Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia (amica e prima consigliera della Sottosegretaria), è al tempo stesso Presidente dell’Associazione dei Produttori Audiovisivi (Apa). E questo latente conflitto di interessi – o comunque evidente inopportunità – viene benedetto (anzi addirittura promosso?!) dalla stessa Sottosegretaria Borgonzoni. La quale forse non a caso decide che le “location” per il nuovo festival saranno proprio Rimini e Riccione, ovvero il suo collegio elettorale nella sua fallita corsa alla presidenza della Regione Emilia-Romagna cinque anni fa.
E sarà proprio nuovamente l’Emilia il territorio della futura competizione elettorale, dato che alcuni politologi prevedono che sarà nuovamente Borgonzoni a guidare la coalizione del centro-destra alle prossime edizioni regionali, nonostante il flop del gennaio 2020 (Borgonzoni, con il 44% dei voti, venne sconfitta dal “dem” Stefano Bonaccini, che ottenne il 51 %). Come dire?! Si semina per tempo (le prossime elezioni sono previste – fatti salvi avversi accadimenti – per il 2029).
In conferenza stampa, erano seduti al tavolo la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia ma con il cappello di Presidente Apa, la Sottosegretaria Borgonzoni, il Direttore del Festival Marco Spagnoli, l’attore e regista Carlo Verdone, il Presidente della Regione Emilia Michele De Pascale (subentrato a fine 2024 al collega “dem” Stefano Bonaccini; ha ottenuto il 57% dei voti a fronte del 40% di Elena Ugolini del centro-destra). In prima fila, l’Amministratrice Delegata di Cinecittà Manuela Cacciamani, “in quota” Fratelli d’Italia ovvero Arianna Meloni (già alla guida della One More Pictures).
Diverte osservare che Cinecittà non è mai stata citata, anche se è proprio attraverso la società pubblica controllata al 100% dal Collegio Romano che passano i danari che il Ministero assegna per questa iniziativa privata: Cinecittà alias Sbarigia li destina poi all’Apa, alias Sbarigia stessa. Un intreccio di interessi veramente curioso, tra “pubblico” e “privato”, nella “triangolazione” Mic/Cinecittà/Apa. Ed in totale assenza di trasparenza.
Nessuno ha domandato quanto costi il festival, e nessuno dei promotori ne ha parlato (forse per evitare il rischio di autogol?!). È stato citato quasi “en passant” il sostegno del Ministero (in prima fila, Nicola Borrelli, da oltre dieci anni Direttore Generale Cinema e Audiovisivo) e finanche della Siae (ente pubblico economico a base associativa, presieduto dal potente Salvo Nastasi, già Segretario generale del Mic).
Ad una domanda della giornalista Chiara Ugolini (per la Repubblica) sulla crisi del settore cine-audiovisivo, la Sottosegretaria Borgonzoni non ha risposto, perché andata via prima della conclusione della conferenza (la comunicazione del festival è stata affidata da Apa alla Comin & Partner) ed è intervenuta, a mo’ di “supplente” o “delegata” (comunque… a che titolo?) giustappunto Chiara Sbarigia. Insomma, non si capisce se ha risposto “per delega” come Presidente di Cinecittà spa o della privata Associazione dei Produttori Audiovisivi. O come prima consigliera della Sottosegretaria.
Chiara Sbarigia ha sostenuto che non è vero che il settore cine-audiovisivo in crisi, e che le risultano che siano attivi attualmente “38 set”. Un dato che – se decontestualizzato da una analisi di scenario e dalla serie storica – non ha alcuna significatività. Insomma, tutto va bene: evidentemente anche i lavoratori che protestano sono “menzogneri”, termine utilizzato qualche settimana fa dalla Sottosegretaria leghista per apostrofare chi ha il coraggio di denunciare la situazione critica del settore.
Tutto tace, sul fronte politico: l’unico che continua ad intervenire con costanza è il deputato Gaetano Amato (Movimento 5 Stelle), che chiede al ministro Alessandro Giuli (Fratelli d’Italia) di intervenire in prima persona e ribadisce la richiesta di dimissioni della Sottosegretaria leghista. Ha commentato Amato: “Non paga del disastro di cui si sta rendendo protagonista da quando – ahinoi – siede sulla poltrona di Sottosegretaria con delega al cinema, Lucia Borgonzoni ha il coraggio di dichiarare che ‘sul tax credit tutto a posto, procediamo a breve’. Bene, allora venga a dirlo direttamente a chi da oltre un anno lotta per sopravvivere nel settore audiovisivo. Parli con le vere associazioni, non solo con quelle vicine ai suoi amici (Apa ed Anica in primis, n.d.r.), e smetta di speculare sulla pelle di chi non sa più come andare avanti”.
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Sciopero magistrati, il ministero ora chiede ai giudici i verbali delle udienze di rinvio. L’Anm: “Preoccupati, ingerenza inammissibile”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".