“Amico di Putin, in ottimi rapporti con l’intelligence russa”. Queste le accuse che Italo Bocchino ha rivolto ad Alessandro Orsini durante Accordi&Disaccordi, il talk condotto da Luca Sommi sul Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi, dopo che il professore di Sociologia del Terrorismo alla Luiss di Roma aveva ricordato come Giorgia Meloni, il 24 novembre del 2023, durante un G20 in cui il presidente russo aveva chiesto di trovare una soluzione per fermare la tragedia della guerra in Ucraina, avesse risposto che “la guerra si ferma semplicemente con la resa incondizionata da parte della Russia”. Una posizione giudicata da Orsini come irresponsabile, soprattutto alla luce della scarsissima potenza militare italiana: “Lei critica i pacifisti, ma io le ricordo che Giorgia Meloni si è buttata in una guerra con la Russia con soli 50 carri armati operativi. – ha spiegato il professore – Questo non è un atteggiamento molto responsabile. Quando sento criticare i pacifisti così pesantemente, voglio dire che sono anche persone che hanno senso di responsabilità e un senso della realtà maggiore rispetto a quello di Giorgia Meloni“.

Dopo che Orsini ha ricordato che essendo “l’Italia un paese non desertico come l’Oman o come l’Arabia Saudita” in cui “ogni centimetro quadrato può essere distrutto dalle bombe russe perché l’Italia è priva di una difesa aerea”, Bocchino ha lanciato la sua accusa: “Lei che è molto vicino a Putin potrà aiutarci…”. “Non sono vicino a Putin, io posso aiutare il mio Paese a difendersi usando l’intelligenza“, ha ribattuto l’analista, già accusato dal Corriere della Sera nel giugno 2022 di far parte di una presunta lista di “putiniani” in Italia. “Lei ha ottimi rapporti con l’intelligence russa”, ha rincarato il direttore editoriale del Secolo d’Italia. “Questa è diffamazione. – ha replicato Orsini – Io le chiedo di dirmi su quale documento lei poggia questa affermazione gravissima secondo cui avrei rapporti con l’intelligence russa”. A questo punto Boccchino ha corretto il tiro: “No, glielo dico subito. Secondo me l’intelligence russa la studia, studia tutti i suoi interventi e tutti i suoi scritti”. “Sì, ma io non ho rapporti con l’intelligence russa”, ha continuato a ripetere il professore. “Certo, è un rapporto il fatto di essere letto attentamente dall’intelligence russa”, ha proseguito l’altro ospite. “Quindi se lei viene letto da un assassino, da un serial killer, lei ha rapporti con il serial killer?”, ha ironizzato Orsini che poi ha chiesto a Bocchino di scusarsi altrimenti “mi costringe a querelarla. Lei non può dire che ho rapporti con l’intelligence russa se non ha le prove di quello che afferma“.

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