“Ho abbandonato la musica per tanto tempo“, racconta Fabrizio Moro al Corriere della Sera mentre si prepara a festeggiare con due concerti e un nuovo album i venticinque anni di carriera: “Gavetta compresa, perché il primo disco, nel 2000, andò male. La mia casa discografica dell’epoca, la Ricordi, stracciò il contratto in maniera quasi violenta, mi demoralizzai e mi fermai per sette anni, poi è arrivata Pensa e sono ripartito. La musica non mi dava da vivere, ho fatto anche l’operaio, mettevo la guaina sui tetti. E ’sta cosa mi è rimasta. Quando ho periodi di vuoto mi dedico al bricolage”.
Negli ultimi anni l’artista romano ha vissuto momenti difficili: “Cantare, comporre era tutta la mia vita e a un certo punto non mi emozionava più. Mi ero rilassato, stavo finendo in depressione: dormivo di più, non mi allenavo, non scrivevo, non vedevo nessuno, rimanevo col cane dentro casa. Un po’ come Rocky, in Rocky 3 Apollo Creed gli dice: hai perso gli occhi della tigre. Ecco mi sono immedesimato in quella storia e sono andato a scavare nel passato“.
“Ancora adesso trascorro le nottate a guardare i miei vecchi video e mi rivedo con la rabbia, quella palla di fuoco che mi spingeva a scrivere, intraprendere i tour”, spiega nell’intervista rilasciata al quotidiano diretto da Luciano Fontana. In passato a salvarlo dalla depressione era stata la nascita del figlio Libero, ora la scintilla che lo ha spinto a lasciarsi andare è stata una canzone che farà parte del suo nuovo album in uscita entro l’anno.
Il 9 aprile compirà 50 anni (“Mi sentivo più vecchio a trent’anni, perché non avevo raggiunto nulla e c’era il tempo che mi correva dietro”) e ricorda quando Baudo lo chiamò al Festival di Sanremo: “Mi ha preso dall’hotel Parco dei Principi dove facevo il cameriere e mi ha portato all’Ariston. Gli sarò grato per sempre”. Anni dopo il Festival lo ha vinto anche nella categoria big: “Avevo coinvolto Ermal in quell’avventura. Dopo la proclamazione gli ho sussurrato: visto che avevo ragione? È stata una gioia enorme, condivisa con un amico“.