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“La richiesta del visto del principe Harry sia resa pubblica”: la richiesta di un giudice statunitense e perché c’entra l’autobiografia Spare

La conservatrice Heritage Foundation che sostiene che il duca potrebbe avere nascosto un passato di uso di droghe al momento di compilare il questionario

di F. Q.
“La richiesta del visto del principe Harry sia resa pubblica”: la richiesta di un giudice statunitense e perché c’entra l’autobiografia Spare

Harry rischia di dover tornare in Gran Bratagna? Chissà. La via è lunga e, forse, al duca di Sussex un ‘ritorno a casa’ non dispiacerebbe nemmeno troppo. Qualche mese fa, gli esperti della casa reale britannica avevano iniziato a parlare di una sempre più chiara ‘separazione’, nell’ambito di alcuni impegni ufficili, dalla moglie Maghan Markle. Un principe sempre più “solo”, al quale mancherebbero sia gli amici che la famiglia.

Ma cosa sta accadendo negli Usa e perché il giudice Carl Nichols ha ordinato che i documenti contenuti nella richiesta di visto per gli Stati Uniti siano resi pubblici entro martedì? La domanda di visionare i documenti dell’immigrazione di Harry è stata presentata dalla conservatrice Heritage Foundation che sostiene che il duca potrebbe avere nascosto un passato di uso di droghe al momento di compilare il questionario, per evitare che il visto venisse negato.

La faccenda non è così misteriosa perché proprio il duca di Sussex ne ha parlato nella sua controversa autobiografia, Spare, e ha raccontato di avere fatto uso di cocaina, marijuana e funghi psichedelici. In settembre, lo stesso giudice Nichols aveva considerato che la pratica dovesse restare privata ma dietro la rinnovate pressioni della Heritage, ha cambiato la sua decisione. Harry vive in California, a Montecito, assieme alla moglie Meghan Markle e ai figli.

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