Un abbraccio non come tutti gli altri, anche se lassù dove orbita la Stazione spaziale internazionale gli equipaggi sono abituati ad accoglienze particolari. Poco più di un giorno dopo il decollo, una capsula dell’equipaggio SpaceX è arrivata sulla Iss, consegnando i sostituti dei due astronauti Nasa bloccati da nove mesi. I quattro nuovi arrivati – in rappresentanza di Stati Uniti, Giappone e Russia – trascorreranno i prossimi giorni imparando proprio da Butch Wilmore e Suni Williams le procedure della Stazione. Poi, nel corso della settimana, i due ex “prigionieri” saliranno sulla loro capsula SpaceX per concludere un’inaspettata missione prolungata iniziata lo scorso giugno.

Wilmore e Williams avrebbero dovuto stare via solo una settimana, ma il rientro era stato bloccato a causa dei problemi tecnici riscontrati durante il collaudo della navetta Starliner della Boeing. Problemi che avrebbero messo a rischio la loro sicurezza.

La capsula Boeing Starliner ha avuto così tanti problemi che la Nasa ha insistito perché tornasse indietro vuota lo scorso settembre, lasciando i suoi piloti collaudatori ad aspettare il passaggio di SpaceX per fare rientro sulla Terra. La caspula Crew Dragon è stata lanciata dal Kennedy Space Center in Florida venerdì sera, con a bordo le astronaute americane Anne McClain e Nichole Ayers, il giapponese Takuya Onishi e il russo Kirill Peskov. La Nasa ha detto che la capsula partirà dall’Iss non prima del 19 marzo. Tempo permettendo, la capsula SpaceX con a bordo Wilmore, Williams e altri due astronauti si sgancerà dalla Stazione spaziale non prima di mercoledì e scenderà al largo delle coste della Florida. Fino ad allora, ci saranno 11 persone a bordo del laboratorio orbitante, in rappresentanza di Stati Uniti, Russia e Giappone.

La missione di Space X ha assunto un connotato politico quando Donald Trump ha detto di aver chiesto a Musk di andare a riprendere “i due coraggiosi astronauti che sono stati praticamente abbandonati nello spazio dall’amministrazione Biden”. Ma la missione di salvataggio era stata già decisa e messa a punto prima delle elezioni di novembre che hanno portato alla Casa Bianca il tycoon.

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