Mentre si attenua l’ondata di maltempo ed è in corso la conta dei danni in Emilia-Romagna e Toscana, la Protezione Civile ha diramato per oggi, domenica 16 marzo, l’allerta arancione per rischio idraulico, in alcune aree delle due regioni.
Mentre sono previsti lievi miglioramenti al Nord, con rovesci isolati concentrati soprattutto sui rilievi, l’attenzione rimane puntata sul Centro, dove si prevede tempo variabile e piogge a singhiozzo. Dopo 48 ore di allerta rossa e allagamenti, la situazione sul fronte meteo è di attenuazione dei fenomeni in Emilia Romagna, ma rimane moderata criticità per rischio idraulico nella pianura modenese e bolognese. Per la giornata di domenica non si prevedono precipitazioni significative su tutto il territorio regionale, come si legge nell’ultimo bollettino dell’Arpae, e le piene sono in lento esaurimento a valle. Per la giornata di lunedì c’è ancora una debole allerta, gialla, per criticità idraulica, in pianura per la propagazione e il lento esaurimento delle piene di Reno e Secchia.
In Toscana – dopo una notte di tregua dalle piogge intense e durature (ci sono stati rovesci sparsi) – l’allerta per rischio idraulico e di esondazioni dalla mezzanotte è stata ridotta da rossa ad arancione sui bacini di Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese, in pratica il bacino dell’Arno da Empoli fino a Pisa e alla foce in mare più la zona nord del Livornese. L’Arno a Pisa è dato dall’idrometro del Centro funzionale regionale in discesa sotto i 4 metri (3,84 metri alle ore 9,40). Sotto i 4 metri anche l’idrometro sull’Arno a Ponte a Signa (Firenze), punto dove il fiume riceve le acque del Bisenzio, affluente che a sua volta è alimentato anche dal reticolo dell’Ombrone Pistoiese, due corsi d’acqua rimasti tra i sorvegliati speciali delle ultime 24 ore per aver superato i livelli di guardia. Permangono in Toscana “a macchia di leopardo” gli allagamenti, non solo nei terreni aperti ma anche in parecchi dei centri abitati colpiti dalle alluvioni di fiumi, come la Sieve che il 13 marzo ha esondato in molti paesi lungo tutto il percorso fino all’immissione in Arno, e torrenti, come nel caso dell’Orme, che ha rotto un argine a Empoli, allagando in modo notevole la linea dei quartieri di Ponzano e Pontorme. Le acque faticano a defluire e i terreni sono saturi. Il fango ha intasato le fognature in varie parti.
Per l’area fiorentina e il Mugello invece prevista ancora allerta gialla. Stesso criticità ordinaria anche per le regioni di Veneto e Lombardia, Umbria, Lazio, Molise e Abruzzo. A Sud invece predominano sole e caldo, ma da lunedì 17 marzo è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.
Cronaca
Il maltempo si attenua ma è allerta arancione in Emilia-Romagna e Toscana (dove è in corso la conta dei danni)
Moderata criticità per rischio idraulico in Emilia-Romagna e Toscana, mentre Veneto, Lombardia, Umbria, Lazio, Molise e Abruzzo restano in codice giallo
Mentre si attenua l’ondata di maltempo ed è in corso la conta dei danni in Emilia-Romagna e Toscana, la Protezione Civile ha diramato per oggi, domenica 16 marzo, l’allerta arancione per rischio idraulico, in alcune aree delle due regioni.
Mentre sono previsti lievi miglioramenti al Nord, con rovesci isolati concentrati soprattutto sui rilievi, l’attenzione rimane puntata sul Centro, dove si prevede tempo variabile e piogge a singhiozzo. Dopo 48 ore di allerta rossa e allagamenti, la situazione sul fronte meteo è di attenuazione dei fenomeni in Emilia Romagna, ma rimane moderata criticità per rischio idraulico nella pianura modenese e bolognese. Per la giornata di domenica non si prevedono precipitazioni significative su tutto il territorio regionale, come si legge nell’ultimo bollettino dell’Arpae, e le piene sono in lento esaurimento a valle. Per la giornata di lunedì c’è ancora una debole allerta, gialla, per criticità idraulica, in pianura per la propagazione e il lento esaurimento delle piene di Reno e Secchia.
In Toscana – dopo una notte di tregua dalle piogge intense e durature (ci sono stati rovesci sparsi) – l’allerta per rischio idraulico e di esondazioni dalla mezzanotte è stata ridotta da rossa ad arancione sui bacini di Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese, in pratica il bacino dell’Arno da Empoli fino a Pisa e alla foce in mare più la zona nord del Livornese. L’Arno a Pisa è dato dall’idrometro del Centro funzionale regionale in discesa sotto i 4 metri (3,84 metri alle ore 9,40). Sotto i 4 metri anche l’idrometro sull’Arno a Ponte a Signa (Firenze), punto dove il fiume riceve le acque del Bisenzio, affluente che a sua volta è alimentato anche dal reticolo dell’Ombrone Pistoiese, due corsi d’acqua rimasti tra i sorvegliati speciali delle ultime 24 ore per aver superato i livelli di guardia. Permangono in Toscana “a macchia di leopardo” gli allagamenti, non solo nei terreni aperti ma anche in parecchi dei centri abitati colpiti dalle alluvioni di fiumi, come la Sieve che il 13 marzo ha esondato in molti paesi lungo tutto il percorso fino all’immissione in Arno, e torrenti, come nel caso dell’Orme, che ha rotto un argine a Empoli, allagando in modo notevole la linea dei quartieri di Ponzano e Pontorme. Le acque faticano a defluire e i terreni sono saturi. Il fango ha intasato le fognature in varie parti.
Per l’area fiorentina e il Mugello invece prevista ancora allerta gialla. Stesso criticità ordinaria anche per le regioni di Veneto e Lombardia, Umbria, Lazio, Molise e Abruzzo. A Sud invece predominano sole e caldo, ma da lunedì 17 marzo è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".