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Trump: “Martedì pubblicheremo i documenti sulla morte di Jfk. Sono ottantamila pagine”

"Abbiamo una quantità enorme di documenti, ci sarà molto da leggere. Non credo che censureremo nulla", ha annunciato il tycoon
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Saranno pubblicati martedì i documenti riservati sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, di cui il presidente Usa Donald Trump, lo scorso 23 gennaio, ha ordinato la declassificazione dando seguito a una promessa fatta in campagna elettorale. “Domani annunceremo e forniremo tutti i file su Kennedy. La gente li aspetta da decenni, e ho dato istruzioni affinché vengano rilasciati domani”, ha detto Trump lunedì durante una visita al Kennedy Center, l’impianto di arti dello spettacolo dedicato all’ex presidennte a Washington. “Abbiamo una quantità enorme di documenti, ci sarà molto da leggere. Sono interessanti, non credo che censureremo nulla”, ha aggiunto, precisando che saranno rilasciate in totale “circa ottantamila pagine”.

Molti dei documenti relativi alla morte di Jfk sono già pubblicati, anche se in versione parziale con molte aree oscurate: nonostante gli sforzi di diversi presidenti – incluso lo stesso Trump nel primo mandato – la Cia, il Pentagono e il Dipartimento di Stato si sono sempre opposti alla declassificazione per proteggere l’identità delle loro fonti. Nel corso dei decenni, le teorie del complotto sulla morte dell’ex presidente si sono moltiplicate: dalla pista sovietica fino al coinvolgimento della mafia e al ruolo della Cia.

“Gli americani meritano trasparenza e la verità. È nel nostro interesse nazionale pubblicare finalmente i dossier degli omicidi senza ritardi”, aveva scritto il presidente nel decreto esecutivo con cui ordinava la pubblicazione. Oltre ai documenti sulla morte di Jfk – assassinato il 22 novembre del 1963 a Dallas, in Texas, dall’ex marine Lee Harvey Oswald – Trump ha deciso con lo stesso decreto la desecretazione anche di quelli sugli omicidi di Robert Kennedy, fratello delll’ex presidente, e di Martin Luther King, pastore protestante e leader della lotta per i diritti civili per gli afroamericani. Per questi altri due dossier, però, la pubblicazione richiederà più tempo.

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