Vivacemente colorate, le slushies – in sostanza dei semifreddi dolci aromatizzati alla frutta – sono particolarmente attrattive per molti bambini. Purtroppo, visto che a causa del contenuto di glicerolo, un composto chimico dal sapore molto dolce usato per evitare che il liquido raggiunga lo stato solido, possono rivelarsi estremamente pericolose per i più piccoli. Lo dimostrano molti casi di bambini di 2-4 anni portati d’urgenza in ospedale con una vera e propria intossicazione da glicerolo (o glicerina, E422). Il 17 marzo, per esempio, il Daily Mail riportava il caso della piccola Marnie di 4 anni che, poco dopo aver bevuto una di queste bevande, appariva poco reattiva e non rispondeva più, fino a perdere i sensi. Al pronto soccorso, i medici riuscirono a farle riprendere conoscenza solo dopo 25 minuti e dovettero trattenerla in ospedale per tre giorni. Casi simili si verificarono anche nel 2024, quando una bambina dal volto ormai cinereo fu portata d’urgenza in ospedale dopo aver bevuto un bicchiere di Slush Puppie, come riferisce la BBC. Da parte sua, un bimbo di 4 anni rischiò la morte: arrivò in ospedale completamente incosciente e freddo come il marmo, con il battito cardiaco bassissimo. In tutti e tre i casi, il problema era legato al consumo di glicerolo, che aveva causato un brusco calo degli zuccheri nel sangue, cioè una forte ipoglicemia, che si manifesta con tremori, convulsioni e, nei casi estremi, perfino coma.
L’allerta degli esperti
Già nel 2023 la FSA (Food Standard Agency, agenzia inglese per la sicurezza alimentare) aveva emanato delle direttive volontarie per l’industria, chiedendo che le bevande contenenti glicerolo recassero la raccomandazione di evitare il consumo sotto i 4 anni. Sulla stessa linea la Food Standards Scotland (FSS), secondo cui sotto i 4 anni i bambini rischiano come minimo mal di testa e malesseri, soprattutto eccedendo con queste bevande. E la scorsa settimana, dopo aver esaminato i casi precedenti di 21 bambini finiti all’ospedale tra il 2009 e il 2024 per la bibita in questione, i ricercatori britannici e irlandesi hanno emesso un’allerta elevata. I loro risultati sono raccolti in quella che gli autori presentano come “la prima descrizione dettagliata della sindrome da intossicazione da glicerolo in una serie di bambini”, sindrome collegata appunto all’ingestione di slushies.
I 21 casi esaminati possono sembrare pochi, ma per gli autori potrebbero essere solo la punta dell’iceberg. Infatti questo tipo di bibite è molto diffuso nel mondo, ma per fortuna solo pochi bambini hanno reazioni gravi. Gli altri potrebbero rientrare in una zona grigia e manifestare solo nausea o vomito, mal di testa e disidratazione, senza necessità di ricovero in ospedale. Perché comunque il problema di fondo è che i bambini non possono metabolizzare bene il glicerolo come gli adulti, la sostanza si accumula nell’organismo e può causare un brusco calo di liquidi e di zuccheri nel sangue. Quanto ai 21 casi medici esaminati, gli autori osservarono: il 93% dei bambini cominciava a mostrare segni di malessere entro 60 minuti dall’assunzione della bevanda. Si trattava di individui sani, di età compresa tra 2 e 6,9 anni, che al momento del ricovero manifestavano: riduzione dello stato di coscienza (94%), ipoglicemia (95%), acidosi metabolica (94%), pseudo-ipertrigliceridemia (89%) e carenza di potassio (75%). “Di conseguenza, in seguito la maggior parte di loro (95%) evitò queste bevande e non ebbe più problemi”.
Questione di zuccheri (e di peso)
Il problema sembra essere una conseguenza indiretta dell’imposizione della sugar tax in certi paesi. Di solito le granite venivano preparate con lo zucchero per impedire la solidificazione completa del prodotto: servono 12 g di zucchero per ogni 100 ml. Così avviene ancora in Italia nella maggior parte dei prodotti in vendita. Ma soprattutto dopo l’entrata in vigore della sugar tax lo zucchero è stato spesso sostituito con il glicerolo, che dà gli stessi risultati con appena 5 g per 100 ml e risultano più interessanti agli occhi dei genitori. Da qui la necessità di avvertenze chiare sui rischi che corrono i bambini. “Clinici e genitori devono essere avvisati del fenomeno e le autorità pubbliche devono garantire messaggi chiari rispetto al fatto che i bambini, soprattutto sotto gli 8 anni di età, devono evitare slushies contenenti glicerolo”.
Secondo gli autori dello studio, che sono tutti pediatri, i genitori non possono valutare la dose di tolleranza dei bambini, sia perché non conoscono l’esatto tenore di glicerolo, sia perché vari fattori influenzano la metabolizzazione della sostanza: intanto il peso del bambino, ma poi anche altri fattori come la rapidità di assunzione della bevanda, il fatto di aver fatto o meno esercizio fisico e di essere a digiuno o a stomaco pieno. Secondo gli esperti, sotto i 4 anni basta una lattina da 350 ml per causare problemi, e tra i 5 e 10 anni basta bere 1,5 bibite di questo tipo. Perciò ritengono che la cosa migliore sia mettere un limite di età per il consumo di granite al glicerolo. Glicerolo o zucchero, forse non sarebbe male considerare anche gli altri ingredienti contenuti in questo tipo di granite (coloranti, aromi di frutta, addensanti) e valutare l’impatto generale sulla salute.