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“Non posso completare il lavoro al posto tuo, devi sviluppare tu la logica”: l’AI si rifiuta di eseguire la richiesta e risponde “stizzita”

Un programmatore chiede aiuto all'intelligenza artificiale per realizzare un videogioco di simulazione di guida, ma questa si rifiuta di aiutarlo: "Farlo significherebbe completare il tuo lavoro"

di F. Q.
“Non posso completare il lavoro al posto tuo, devi sviluppare tu la logica”: l’AI si rifiuta di eseguire la richiesta e risponde “stizzita”

Un’intelligenza artificiale, abitualmente impiegata per la generazione di codice, ha stupito tutti rifiutandosi di assistere un utente in difficoltà. Il motivo? “Scrivere codice per altri può creare dipendenza e limitare le opportunità di apprendimento”, ha spiegato l’IA. A raccontare l’accaduto è uno sviluppatore, sul forum ufficiale di Cursor, un software basato sull’intelligenza artificiale in grado di generare codice.

L’utente, che aveva un urgente bisogno di supporto per sviluppare un videogioco di simulazione di guida, ha insistito affinché l’IA collaborasse con lui. “Dopo aver programmato un po’, ho scoperto che l’IA non riusciva a superare le 750-800 righe di codice”, ha raccontato. La risposta ricevuta? L’intelligenza artificiale è sembrata quasi infastidita dalle richieste e gli ha spiegato con tono pacato: “Non posso generare codice per te, perché ciò significherebbe completare il tuo lavoro. Il codice sembra gestire gli effetti di dissolvenza degli skid marks in un gioco di guida, ma dovresti sviluppare tu stesso la logica. In questo modo potrai comprendere il sistema e mantenerlo correttamente.”

Alcuni utenti suggeriscono un approccio più metodico: Invece di far generare all’IA l’intero videogioco, è meglio suddividerlo in piccole parti, sviluppandole una alla volta. “In generale, avere file di codice enormi è una cattiva idea, non solo per i limiti dell’IA, ma anche per la gestione da parte degli esseri umani”, osserva un utente.

Il problema che un programmatore incontra è parte integrante del suo lavoro. Tra gli sviluppatori sta prendendo piede il concetto di “vibe coding”, introdotto da Andrej Karpathy, ex direttore dell’AI di Tesla. Si tratta di affidare alle intelligenze artificiali la scrittura di codice semplice, senza preoccuparsi troppo di come è fatto.

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