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Appello ai medici: venite a dare una mano alle nostre scuole!

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Quest’anno insegno scienze in quinta alla primaria. Da settembre con i miei alunni sto facendo un viaggio attraverso il corpo umano. La prima lezione ho detto loro che ci saremmo dati il compito di esplorare questa magnifica macchina per imparare ad usarla nel migliore dei modi e magari per appassionarci così tanto da aver il desiderio di diventare medici. Se un giorno uno dei miei alunni, infatti, dovesse partire per l’Africa o per l’America Latina con “Medici senza frontiere”, “Emergency” o altre organizzazioni, sarei fiero.

Ma non basto io. Non è sufficiente essere un buon insegnante per poter offrire ai nostri alunni una formazione approfondita, significativa. L’esperienza di chiamare in aula un neurologo nel momento in cui ho affrontato per settimane il tema del cervello mi ha acceso una lampadina: la Scuola ha bisogno dell’aiuto, della collaborazione dei nostri medici e dei nostri infermieri. L’ospedale non può più essere solo un luogo di cura ma chi opera tra le corsie deve uscire per dare una mano alle nostre scuole.

L’educazione sanitaria è una priorità e potrebbe permettere al nostro Paese di risparmiare milioni di euro. In Italia l’alfabetizzazione sanitaria è insufficiente per il 23% della popolazione, secondo l’Istituto superiore di sanità. Non solo. Le persone con basso titolo di studio hanno una probabilità di morte superiore del 35% tra gli uomini e del 24% tra le donne. La quota di mortalità attribuibile alle condizioni socio-economiche e di vita associate al basso titolo di studio è pari al 18% tra gli uomini e al 13% tra le donne. E’ chiaro che abbiamo il dovere di cambiare rotta, di aumentare le persone che conoscono il proprio corpo, i rischi che si corrono con cattive abitudini alimentari o a causa di dipendenze. Il disagio mentale, la depressione, il bipolarismo non possono più essere un tabù così come l’educazione sessuale.

Abbiamo, allora, bisogno dei nostri medici. Chiaramente non possiamo pensare che vengano in ogni aula delle nostre scuole, ma serve stringere un’alleanza perché si possano formare i docenti di scienze così da avere un “esercito” di buoni informatori scientifici!

Quest’anno insegno scienze in quinta alla primaria. Da settembre con i miei alunni sto facendo un viaggio attraverso il corpo umano. La prima lezione ho detto loro che ci saremmo dati il compito di esplorare questa magnifica macchina per imparare ad usarla nel migliore dei modi e magari per appassionarci così tanto da aver il […]

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