“Lascio volentieri ad altri, in quest’Aula e fuori, quella grossolana semplificazione secondo cui aumentare la spesa in sicurezza equivale a tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare. Non è, ovviamente, così, e chi lo sostiene è perfettamente consapevole che sta ingannando i cittadini, perché maggiori risorse per la sanità, la scuola o il welfare non ci sono, attualmente, non perché spendiamo i soldi sulla difesa, ma perché centinaia di miliardi sono stati bruciati in provvedimenti che servivano solo a creare consenso facile. La demagogia non mi interessa”. Meloni attacca in Senato nel corso delle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Un passaggio, quello a Palazzo Madama, accolto però freddamente e in modo tiepido tra i banchi leghisti. Con i senatori leghisti, compresi Centinaio, Borghi e Romeo, che non applaudono, al contrario del resto della maggioranza.
Lo stesso Matteo Salvini, mentre Meloni parla in Senato, da Varsavia rilancia con un video sui suoi sociali: “Parliamo di cose serie, di sanità, di stipendi, infrastrutture, porti, aeroporti, ponti, ferrovie, autostrade senza togliere soldi per riarmare, comprare carri armati tedeschi o missili francesi”, a margine del Consiglio informale dei ministri dei Trasporti Ue organizzato dalla presidenza Polacca a Varsavia.
“Lascio volentieri ad altri, in quest’Aula e fuori, quella grossolana semplificazione secondo cui aumentare la spesa in sicurezza equivale a tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare. Non è, ovviamente, così, e chi lo sostiene è perfettamente consapevole che sta ingannando i cittadini, perché maggiori risorse per la sanità, la […]