“Firme falsificate per ricevere la diaria da 350 euro e rimborsi spese gonfiati”: nel mirino due eurodeputati italiani
CommentiSottoposti a un controllo sulle loro note spese perché sospettati di avere gonfiato i rimborsi. In particolare avrebbero firmato a vicenda la partecipazione ai lavori del Parlamento, quando soltanto uno dei due era effettivamente presente, per incassare la diaria di 350 euro al giorno. Altre incongruenze sono anche emerse rispetto ai rimborsi dei trasporti. A notarli il funzionario che registra le presenze degli eletti. Nel mirino degli investigatori – scrive Le Soir – sono finiti l’ex eurodeputato Giuseppe Ferrandino – tra i banchi dell’Eurocamera dal 2018 al 2024, fino al 2023 col Pd poi entrato in Azione e oggi sindaco di Casamicciola Terme (Ischia) – e l’attuale capodelegazione di Forza Italia al Parlamento Ue Fulvio Martusciello – a Bruxelles dal 2014 – sottoposti ai controlli della polizia belga dopo la richiesta arrivata oltre un anno fa da parte della Procura pubblica europea (Eppo). In sostanza, lo scambio di firme era finalizzato a incassare quanto più denaro possibile. Entrambi sono stati toccati anche dall’inchiesta su Huawei. “Oltre allo stipendio netto di 8.420 euro, a un’indennità di 4.950 euro per coprire le spese d’ufficio e al rimborso delle spese di viaggio a Bruxelles e Strasburgo – si legge su Le Soir -, i deputati del Parlamento europeo hanno diritto anche a una diaria di 350 euro per ogni giorno di attività al Parlamento. La scoperta di un numero di firme superiore a quello dei rappresentanti eletti presenti in aula avrebbe incuriosito prima i leader del Parlamento e poi la giustizia”, continua il giornale che all’inizio di marzo aveva già scritto che “la sezione belga dell’EPPO sta indagando su otto o dieci deputati al Parlamento europeo”.
