“Essere gay nel mondo del calcio è tossico, dopo 4 anni ricevo ancora minacce di morte”: il racconto di Josh Cavallo

Ancora minacce di morte quotidiane quattro anni dopo essere diventato il primo calciatore professionista in attività a fare coming out. E’ quanto denuncia Josh Cavallo, il centrocampiste australiano in forza all’Adelaide United, parlando al podcast Footballers Unfiltered, gestito dal sindacato dei giocatori FifPro, che non ha rimpianti ma che coloro che stanno considerando un passo simile devono essere consapevole di “una montagna di svantaggi“.
“Ci sono ancora tante, tantissime minacce di morte che mi arrivano ogni giorno. È abbastanza triste da vedere”, ha detto il calciatore dell’Adelaide United. “Nel mondo del calcio, essere un giocatore apertamente gay è molto tossico. È qualcosa che non tutti sarebbero in grado di gestire e attraversare. Penso ancora che siamo molto, molto lontani dall’essere accettati in questo mondo”. Cavallo, 25 anni, ha detto che fare coming out nel 2021 è stata la “decisione migliore” nonostante tutto l’odio e che avrebbe dovuto farlo prima per poter “vivere il mio vero io”.
Nella toccante clip è pubblicata all’epoca sui social e sul sito ufficiale della squadra australiana, il calciatore sosteneva: “Mi piacerebbe essere un modello. Mostrare alla gente che si può giocare a calcio ed essere se stessi. Io sono un calciatore e sono gay. Voglio essere trattato con equità”.
Ancora minacce di morte quotidiane quattro anni dopo essere diventato il primo calciatore professionista in attività a fare coming out. E’ quanto denuncia Josh Cavallo, il centrocampiste australiano in forza all’Adelaide United, parlando al podcast Footballers Unfiltered, gestito dal sindacato dei giocatori FifPro, che non ha rimpianti ma che coloro che stanno considerando un passo […]