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La grande beffa dei fondi ESG europei, quasi 5mila hanno investimenti nell’industria petrolifera

Uno studio di un team di ong (Facing Finance e Ugewald) fa il punto sugli investimenti nell'industria dei combustibili fossili da parte dei fondi Esg, ovvero quelli che, in teoria, dovrebbero ispirarsi a criteri si sostenibilità ambientale. Le aziende di combustibili fossili più presenti nei fondi analizzati sono Total Energy, Shell, Exxon Mobil, Chevron, Eni, BP
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Nel giorno in cui l’organizzazione metereologica mondiale fa sapere che nel 2024 è stata raggiunta la più alta concentrazione di Co2 nell’atmosfera degli ultimi 800mila anni, uno studio di un team di ong (Facing Finance e Ugewald) fa il punto sugli investimenti nell’industria dei combustibili fossili da parte dei fondi Esg, ovvero quelli che, in teoria, dovrebbero ispirarsi a criteri si sostenibilità ambientale (la E sta per Environmental), società e governance aziendali. Si scopre così però che 5mila fondi che si pubblicizzano come ESG detengono partecipazioni in aziende dei combustibili fossili.

Lo studio, che si basa su un’analisi di oltre 14mila fondi europei che dichiarano di puntare a obiettivi ambientali, sociali e di governance, ha scoperto che oltre un terzo di quei fondi ha investito complessivamente più di 123 miliardi di euro (134 miliardi di dollari) in società che “sostenevano attivamente” progetti finalizzati ad aumentare la produzione di petrolio, gas e carbone. Le aziende di combustibili fossili più frequentemente presenti nei fondi Esg analizzati sono risultate essere Total Energy, Shell, Exxon Mobil, Chevron, Eni, BP.

L’analisi è solo l’ultima che solleva interrogativi sul valore delle etichette ESG, che sono state adottate a fondi che poi ne hanno completamente rinnegato il messaggio investendo in attività di ogni tipo, dai titoli di Stato russi ai combustibili fossili e, più di recente, alle armi da guerra. “Le aziende che perseguono progetti di espansione dei combustibili fossili nel mezzo di una crisi climatica stanno mettendo a repentaglio il nostro futuro”, ha affermato a Bloomberg Giulia Dubslaff, ricercatore presso Urgewald. “La loro presenza nei fondi ESG viola il concetto stesso di sostenibilità”. La ricerca pone rincara ulteriormente i dubbi sull’efficacia di un contrasto alla crisi climatica affidata alle sole logiche e dinamiche di mercato, come fatto finora.

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