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No del Mef all’emendamento di maggioranza che stanziava 6 milioni per la prevenzione del tumore al seno. M5s: “Becera propaganda”

La senatrice Elisa Pirro: "Non hanno trovato i soldi, mentre in questo Paese si continua a parlare di un piano di riarmo che dovrebbe aprire spazi fiscali per circa 30 miliardi. È una cosa immorale. Sanità al collasso. I cittadini non se lo meritano"
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Il Ministero dell’Economia ha dato questa mattina parere negativo all’emendamento presentato dalla maggioranza al ddl per le liste d’attesa che stanziava 6 milioni di euro l’anno per tre anni per la prevenzione del tumore al seno. “Hanno fatto una becera propaganda – commenta la senatrice M5S Elisa Pirro – e oggi ci ritroviamo col Mef che dà parere negativo a questo emendamento che avremmo appoggiato volentieri. Non hanno trovato i soldi, mentre in questo Paese si continua a parlare di un piano di riarmo che dovrebbe aprire spazi fiscali per circa 30 miliardi. È una cosa immorale. Sanità al collasso. I cittadini non se lo meritano”.

L’emendamento presentato al ddl sulle prestazioni sanitarie – in realtà erano due identici: uno a prima firma Daniela Sbrollini (Iv) e l’altro Elena Murelli (Lega) – era stato approvato in Commissione Sanità, ma ha ricevuto ora il parere negativo del Mef durante l’esame delle proposte di modifica in Commissione Bilancio. “Ha ricevuto parere negativo del Mef – aggiunge Elisa Pirro – anche quello che istituiva un fondo di 5 milioni l’anno per tre anni per le patologie oculari”.

Il Ministero dell’Economia ha dato questa mattina parere negativo all’emendamento presentato dalla maggioranza al ddl per le liste d’attesa che stanziava 6 milioni di euro l’anno per tre anni per la prevenzione del tumore al seno. “Hanno fatto una becera propaganda – commenta la senatrice M5S Elisa Pirro – e oggi ci ritroviamo col Mef […]

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