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Ultimo aggiornamento: 11:33 del 19 Marzo

Piano di riarmo, alla Camera assenti (per un’ora) i ministri della Lega. Faraone (Iv) a Meloni: “Li chiami, non ce n’è uno”

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E il leghista Candiani minimizza: "Noi abbiamo un'unica risoluzione, che approveremo. L'opposizione ne ha cinque"
Piano di riarmo, alla Camera assenti (per un'ora) i ministri della Lega. Faraone (Iv) a Meloni: "Li chiami, non ce n'è uno"
di A. Sofia
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Dopo le frizioni, soprattutto con la Lega sul piano Rearm Eu, e il compromesso trovato sulla risoluzione di maggioranza al Senato (seppur tra la freddezza e gli avvertimenti dai senatori del partito di Matteo Salvini, da Borghi a Romeo), la premier Giorgia Meloni è tornata anche alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La giornata è entrata subito nel vivo con la discussione riguardante le comunicazioni. Per oltre un’ora, però, tra i banchi del governo non si è vista neanche l’ombra dei ministri della Lega. Non c’è Salvini, a Bruxelles per impegni istituzionali, ma non ci sono nemmeno Giorgetti, Valditara, Locatelli. Accanto alla premier c’è in apertura Guido Crosetto, con il quale si è intrattenuta conversando per diversi minuti. Poi, è arrivato il vicepremier forzista Antonio Tajani. Ci sono anche i ministri Tommaso Foti e Carlo Nordio, mentre alla sua sinistra si vedono Orazio Schillaci e Gilberto Pichetto Fratin.

L’assenza dei ministri leghisti diventa quasi un caso. Così è lo stesso Faraone (Italia Viva) a provocare nel suo intervento: “L’unità del governo si vede da quei banchi, dai ministri leghisti presenti accanto a lei: li chiami, non ce n’è uno“. E ancora: “In Ue avete assunto sul piano di Riarmo ogni posizione politica possibile”. Dalla Lega è Stefano Candiani a cercare di minimizzare le divisioni: “Noi abbiamo un’unica risoluzione, che approveremo. L’opposizione ne ha cinque”. Poi, però, come già al Senato, riprendono i distinguo sul riarmo e gli attacchi a Von der Leyen: “Noi di questa gente non ci fidiamo”.

Soltanto dopo oltre un’ora di dibattito in Aula tra i banchi del governo è arrivato infine il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

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