E alla fine “Free Shiva” fu. Il claim che è stato condiviso da colleghi come Lazza, Geolier e Guè è diventato realtà. Il trapper Shiva (vero nome Andrea Arrigoni), è stato condannato in appello a 4 anni e 7 mesi per la sparatoria avvenuta nel luglio del 2023 davanti al suo studio di registrazione a Settimo Milanese, nell’hinterland di Milano, dove rimasero feriti due rivali. Il trapper 25enne era stato arrestato nell’ottobre del 2023 e finito a processo per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della pistola che non è mai stata trovata.
Nello specifico Shiva è stato imputato del tentato duplice omicidio per aver esploso 4 colpi di pistola nei confronti di due fighter di MMA, Alessandro Maria Rossi di 25 anni e Walter Pugliesi di 30, rispettivamente di Vimercate e Lodi, che gli avevano teso un agguato nell’ambito della ‘faida fra trapper‘ nel cortile dell’etichetta discografica Milano Ovest di via Cusago a Settimo Milanese. In primo grado era stata respinta la tesi degli allora difensori, avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, sulla legittima difesa e l’aver reagito a un’aggressione per tentare di riqualificare quantomeno il reato da tentato omicidio a lesioni.
La pena è stata concordata tra il sostituto pg Luisa Russo e il difensore Paolo Muzzi, dopo che il trapper era stato condannato in primo grado a 6 mesi e mezzo con il rito abbreviato. I giudici hanno poi accolto la richiesta della difesa di sostituire la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione.
Il rapper si era difeso con lunghe dichiarazioni spontanee. “Sono una persona diversa, molto più responsabile e mai più mi troverò in situazioni come quelle del processo, perché voglio essere un esempio per mio figlio e per tutti i miei fan”, aveva dichiarato il giovane artista durante il processo.
I mesi in carcere e ai domiciliari “mi hanno fatto riflettere sull’importanza del mio ruolo” e ora “so di essere un veicolo di valori e mi impegnerò, attraverso la mia musica, a trasmettere messaggi ed esempi più sani e soprattutto a non dar più spazio ed importanza a stupide rivalità che nulla hanno a che vedere con la musica”. “Vorrei solo tornare a fare la mia musica – ha aggiunto – e ho perfettamente compreso gli errori fatti in passato”.
Shiva oggi “festeggia” con una storia Instagram con la scritta “free” (libero, ndr). La riduzione della condanna gli consente di concentrarsi solo sulla musica. Almeno sulla carta.