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L’arbitro Simone Sozza ammette: “Mi ferisce che non si creda nella nostra buonafede”

Il direttore di gara della sezione di Seregno: "Per un arbitro giovane può capitare di avere ‘paura’ del Var, tipo quando chiama per correggere un eventuale errore"
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“Noi siamo un gruppo di persone, di uomini che cercano di prendere le decisioni giuste”. L’arbitro Simone Sozza, a margine del Premio Maurizio Maestrelli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della situazione legata alla classe arbitrale italiana che quest’anno sta facendo molto discutere: dalle diverse decisioni prese sui falli di mano, all’utilizzo del Var passando per i “retropensieri” che alcuni temono possano esistere realmente. Sozza, 37 anni, è iscritto alla sezione di Seregno e lavora come impiegato.

“L’uniformità di giudizio è un concetto difficile. Non è mai facile uniformarsi – ha premesso il direttore di gara – Sul fallo di mano sappiamo che tale interpretazione, storicamente, risulta essere una delle più difficili. Ma abbiamo delle linee guida, dei criteri da seguire”. Riguardo alla pressione ha ammesso che “la sentiamo, è normale ed è giusto che ci sia. Affrontiamo partite importanti, è normale che la pressione faccia parte del nostro mestiere. Ci prepariamo atleticamente, siamo giovani, ma non tanto quanto i calciatori”. Il capitolo degli aiuti tecnologici: “Per un arbitro giovane, come poteva essere il mio caso le prime volte, può capitare di avere ‘paura’ del Var, tipo quando chiama per correggere un eventuale errore. Siamo stati il primo paese a introdurlo, oggi credo che sia impossibile vedere una partita e non aspettarsi un controllo VAR su un calcio di rigore”. Sull’importanza che i calciatori conoscano il regolamento, il direttore di gara ha detto: “Stanno lavorando tanto anche loro in tal senso. La cultura, sotto questo punto di vista, è cambiata molto”. Infine, sul fatto che qualcuno non crede nella buonafede degli arbitri, ha ammesso: “Questa cosa mi ferisce. Abbiamo una credibilità strutturata, siamo appassionati di calcio e dei professionisti che vogliono vedere partite giocate in modo corretto”.

“Noi siamo un gruppo di persone, di uomini che cercano di prendere le decisioni giuste”. L’arbitro Simone Sozza, a margine del Premio Maurizio Maestrelli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della situazione legata alla classe arbitrale italiana che quest’anno sta facendo molto discutere: dalle diverse decisioni prese sui falli di mano, all’utilizzo del Var […]

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