L’Europa fa bene ad avere paura di Putin

di Giorgio Boratto
Consoliamoci, questo è l’ultimo mandato di Donald Trump mentre Vladimir Putin lo dovremo sopportare con la sua politica imperiale fino al 2036 se non oltre. Allora avrà compiuto 83 anni, mentre Trump li compirà a fine del suo mandato nel 2030.
Cosa si prevede? Che negli Usa tutto tornerà come prima; mentre in Russia niente è dato per scontato.
D’altronde Putin vorrebbe, come Trump per l’America, fare grande la Russia e dal punto di vista geografico lo è già: è la nazione con più territorio di tutte ma forse non gli basta. Trump vorrebbe essere invece Putin, ma questo non sarà possibile: oltre l’età c’è il vincolo del doppio mandato e questo bloccherà il tycoon. Ad Occidente possiamo essere tranquilli. Con Putin è diverso e l’Europa fa bene ad avere paura.
In questo gioco di potenti manca la Cina – e questo è il vero aspetto che deciderà il rapporto tra Trump-Putin. La Cina con il tempo diventa sicuramente il paese più potente e ricco del pianeta.
Tutto il mondo aspettava i risultati della telefonata tra Trump-Putin; ma questa è solo un escamotage per aiutare Putin a fare terra bruciata dell’Ucraina. Trump si rivela quello che è: tutto fuorché che un negoziatore. Lo si vede da come si comporta sui dazi, sulle acquisizioni territoriali quali Groenlandia e Canadà, sulle leggi fondamentali dei diritti umani… insomma tutte cose che andrebbero trattate diversamente.
Putin ha solo uno scopo: prendere con la forza le parti ricche del mondo e per questo mette in gara l’autocrazia contro le democrazie liberali. Trump sicuramente gli dà una mano.