Udine, la proiezione di due docufilm filorussi scatena la polemica: “Il prefetto deve vietarla”

La decisione di proiettare, in un hotel di Udine, due docufilm sull’Ucraina prodotti dall’emittente russa Russia Today sta scatenando diverse proteste. Sono stati i movimenti politici Insieme Liberi e Liberi Elettori, presenti in consiglio comunale, a programmare per domenica in una sala del Là di Moret la proiezione de I bambini del Donbass e Maidan la strada verso la guerra, portando a protestare l’associazione Ucraina Friuli Aps che ha descritto la proiezione di film russi come un “vergognoso tentativo di riscrivere la storia“.
Una posizione sostenuta anche da alcuni esponenti di Europa Radicale, che hanno inviato al prefetto di Udine una pec chiedendo l’annullamento del cineforum e la revoca della concessione della sala. A loro avviso proiettare quei docufilm risponderebbe ad una “palese violazione delle leggi europee”, come si legge su Diario FVG, perché le trasmissioni di Russia Today sono state vietate dalla legislazione Ue dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Sono filmati di propaganda che distorcono pesantemente la realtà storica e fattuale, in particolare il documentario I bambini del Donbass che spaccia per missione umanitaria quello che è un vero e proprio sequestro di massa di bambini ucraini, azione condannata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa come atto di genocidio”, sostengono da Europa Radicale chiedendo alle associazioni di ucraini di mobilitarsi.
Sul versante opposto due promotori dell’iniziativa, i consiglieri comunali di Insieme Liberi e Liberi Elettori Ugo Rossi – già noto per il suo attivismo No Vax – e Stefano Salmè: “Il convegno non vuole in alcun modo essere strumento di propaganda russa, ma semplicemente offrire un diverso punto di vista“. E, richiamandosi all’articolo 21 della Costituzione, chiedono a prefetto, questore e sindaco di tutelarne la proiezione.