La serie tv in quattro episodi “Adolescence” è diventato un caso. E non tanto perché è stato prodotto dalla star di Hollywood Brad Pitt quanto per il grande interesse che è scoppiato attorno al protagonista principale. “Adolescence”, infatti, narra la storia di come il mondo di una famiglia finisca sottosopra quando il tredicenne Jamie Miller (che ha il volto di Owen Cooper) viene arrestato per l’omicidio di una ragazza adolescente che frequenta la sua scuola.
Stephen Graham interpreta il padre di Jamie nonché “tutore legale”, Eddie Miller. Ashley Walters interpreta l’ispettore Luke Bascombe, mentre Erin Doherty è Briony Ariston, la psicologa clinica assegnata al caso di Jamie. Quello che colpisce delle immagini è che sono state girate in un’unica ripresa continua per aumentare il pathos di chi guarda la scena, minuto per minuto.
Come riporta Variety la serie “è stata descritta dalla stampa britannica come uno dei ‘programmi televisivi più terrificanti dei nostri tempi’ per la sua esplorazione del bullismo, della mascolinità tossica e di come una giovane mente proveniente da una famiglia, apparentemente amorevole, possa essere silenziosamente radicalizzata dalla cultura incel (“single per scelta altrui”, ossia gli uomini che disprezzano le donne, ndr) e dalla manosfera (promozione della misoginia, l’antifemminismo, il sessismo e la supremazia maschile, ndr)”.
Per il quindicenne Owen Cooper è un vero e proprio debutto: “Volevo davvero iniziare a recitare solo un paio di anni fa. – ha detto a Variety – Volevo diventare un calciatore. Non so cosa mi abbia spinto a farlo, ma volevo semplicemente farlo. E poi sono andato a lezione di recitazione e mi è piaciuto. poi sono entrato in una piccola agenzia e ho ricevuto una richiesta per un provino video per ‘Adolescence’. E tutto è nato da lì, in realtà”.