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Tagliavento e le manette di Mourinho in Inter-Samp del 2010: “Arbitrai alla perfezione”

L'ex fischietto della sezione di Terni: "Non mi accorsi di quel gesto, altrimenti avevo già fatto 3 espulsioni e non sarebbe stato un problema fare la quarta"
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“A livello di carriera mia, quella fu una partita perfetta, arbitrata in maniera perfetta, riconosciuto anche dai quotidiani. Abbiamo preso delle decisioni impopolari, ma tutte estremamente corrette”. Ai microfoni di Radio Corriere dell’Umbria, nel programma Umbria in diretta, l’ex arbitro Paolo Tagliavento, oggi amministratore delegato della Ternana Women, ha parlato di Inter-Sampdoria del 20 febbraio 2010, passata alla storia per le celebri “manette” che José Mourinho mostrò alle telecamere.

Tagliavento dirigeva il match e i nerazzurri erano in testa alla classifica di Serie A con un vantaggio di 7 punti sulla Roma allenata da Claudio Ranieri. La partita era molto intensa, piena di contrasti e due che non si tiravano certo indietro come Walter Samuel e Ivan Ramiro Cordoba vennero espulsi per somma di ammonizioni, lasciando l’Inter in 9 uomini già al 36esimo minuto della prima frazione di gioco. La sfida terminò con un pareggio per 0-0.

Mourinho, all’epoca sulla panchina dell’Inter, espresse il proprio dissenso riguardo le decisioni che prese l’arbitro per tutta la gara esibendo il gesto delle manette davanti alle telecamere: “Non mi ero accorto delle manette – ha ammesso Tagliavento – altrimenti avevo già fatto 3 espulsioni, non sarebbe stato un problema fare la quarta. Mourinho, oltre a essere un gran allenatore, era un grandissimo comunicatore. Era un’Inter difficilissima da arbitrare, perché comunque era una squadra dove faticavi tantissimo a gestire la pressione che ti facevano i calciatori, la pressione della comunicazione pre e post gara. Il portoghese era bravissimo nel suo lavoro, creava un ambiente estremamente difficile”.

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