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Ultimo aggiornamento: 17:25 del 20 Marzo

Fratelli di chat, botta e risposta tra Bocchino e Oliva: “Operazione criminale”. “Sono conversazioni politiche”

Il battibecco tra il direttore del Secolo e la vicedirettrice del Fatto, che rivendica l'importanza - pubblica - delle chat di FdI
Fratelli di chat, botta e risposta tra Bocchino e Oliva: "Operazione criminale". "Sono conversazioni politiche"
di Fabio Capasso
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Botta e risposta tra la vicedirettrice de il Fatto Quotidiano Maddalena Oliva, intervenuta al Mondadori Store di Napoli con il giornalista Giacomo Salvini per la presentazione del libro Fratelli di chat, e il direttore de il Secolo d’Italia Italo Boccchino. “Penso che il libro sia un’operazione editoriale e giornalistica criminale, è stato violato il codice deontologico, la privacy e due articoli della Costituzione” esordisce Bocchino che poi invita la vicedirettrice de il Fatto a inviargli le chat private con i direttori Marco Travaglio e Peter Gomez, sicuro di trovare anche lì degli attriti. “Un conto sono gli scambi che avvengono tra cittadini privati – replica Oliva – ma quelle riportate nel libro sono conversazioni che riguardano la politica su cui i cittadini non solo hanno il diritto di essere informati – prosegue – ma noi giornalisti abbiamo il dovere di informarli, perché poi è anche sulla base di alcune di queste rappresentazioni su temi fondamentali che i cittadini potranno farsi una propria idea quando si va a votare”.

Conversazioni che secondo l’autore del libro Salvini oltre ad avere una rilevanza politica non sarebbero nemmeno così private. “Erano chat di un gruppo parlamentare – dice Salvini – quindi non erano nemmeno chat tra due persone. Erano in tutto tre, di cui la più piccola aveva 60 partecipanti e la più grossa 150 ed hanno una rilevanza politica perché ad esempio, quando viene dato del ‘bimbomichia’ a Matteo Salvini era il dicembre 2018, lui era ministro dell’Interno, va in Israele e dice che Hezbollah sono tutti terroristi. Il problema – racconta l’autore di Fratelli di chat – è che Hezbollah governa il Libano e quella dichiarazione rischia di mettere in pericolo i nostri militari che sono li con la missione Unifil. Quindi, quando Fazzolari, che oggi è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e braccio destro di Meloni scrive in chat “il ministro bimbomichia colpisce ancora” è una considerazione politica e questa non cambia nel tempo, cambia solo che prima non governavano insieme e adesso sì. Io sono sicuro – conclude Salvini rivolgendosi a Bocchino in maniera provocatoria – che anche lui pubblicherebbe le chat tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein”.“Probabilmente sì – risponde il direttore de Il Secolo – ma solo se avessero estrema rilevanza politica e la questione del ‘bimbominchia’ per me non lo è”.

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