Kyrgios vince un match dopo 2 anni e annuncia: “Sto col sindacato di Nole”

Dopo ben 895 giorni l'australiano ha riscoperto il sapore del successo. E nel frattempo, annuncia di supportare la causa intentata dalla PTPA contro gli organi di governo del tennis

Incredibile, ma vero: Nick Kyrgios ha fatto parlare il campo. Dopo aver passato diversi mesi ad attaccare con frecciatine sui social network il numero uno al mondo Jannik Sinner in merito al caso Clostebol, il tennista australiano ha riscoperto la sensazione della vittoria che gli mancava da ben 895 giorni. Sono infatti passati più di 2 anni dal torneo dell’ottobre del 2022 a Tokyo, in cui Kyrgios sconfisse Kamil Majchrzak agli ottavi di finale.

Ma nella gara d’esordio al Masters 1000 di Miami ha battuto in tre set (3-6, 6-3, 6-4) l’americano Mackenzie McDonald. Eppure l’australiano, mentre aspetta di sfidare il russo Karen Khachanov al secondo turno, ha trovato comunque il modo di far parlare di sé anche fuori dal campo appoggiando la causa del sindacato di Djokovic (PTPA) contro gli organi del governo del tennis.

“L’azione legale intrapresa dalla PTPA è stata un qualcosa di speciale. Ho avuto la sensazione che le persone sapessero che qualcosa stava succedendo dietro le quinte da molto tempo. Io, Pospisil, Djokovic, volevamo tutti fare qualcosa del genere per il futuro del tennis. So che io e molti altri giocatori non siamo contenti delle strutture e di tutto ciò che sta succedendo nel tennis in questo momento. Le cose dovevano cambiare”, ha detto Kyrgios ai microfoni di Sky Sports prima di spiegare quale sia la volontà del sindacato.

“Il primo obiettivo della PTPA era far sentire i giocatori. Ho la sensazione che non ci sentano. L’Atp ha così tanto potere e non deve mostrare niente a nessuno. Ora, è qui che cose come questa dovranno cambiare, dovranno mostrare le cose e come funzionano ed è solo a quel punto che le persone si renderanno davvero conto di quello che non è stato fatto correttamente negli ultimi anni”, ha concluso l’australiano.