Nel film della morte di Gene Hackman, e di sua moglie Betsy Arakawa, ci sono nuovi colpi di scena. Le autopsie sui corpi dei coniugi ritrovati senza vita il 26 febbraio nella loro villa di Santa Fe in New Mexico sembrano contenere almeno una inesattezza non di poco conto. Se per il decesso di Hackman si è preso come parametro la cessazione del funzionamento del pacemaker – 18 febbraio – il decesso della Arakawa era stato datato 11 febbraio per una sindrome polmonare trasmessa dagli escrementi dei topi. Solo che i medici non hanno fatto i conti con il banale tabulato del cellulare della donna. Telefono che il 12 febbraio era ancora in funzione e che ha mantenuto in memoria nientemeno che ben tre telefonate ad un ambulatorio medico, il Cloudberry Health, e che in un caso dall’ambulatorio hanno pure risposto. Il direttore della clinica, Josiah Child, ha spiegato alla Bbc che la donna nella sua telefonata “ha descritto un malessere legato a una congestione, ma non ha menzionato alcuna difficoltà respiratoria, mancanza di respiro o dolore al petto”.
La pianista aveva comunque fissato un appuntamento con l’ambulatorio per il 12 febbraio, ma l’aveva cancellato il 10, sostenendo che doveva prendersi cura del marito. Il 12 mattina però ha cercato di nuovo aiuto medico telefonando in clinica, dalla quale era giunta disponibilità per il pomeriggio. Arakawa non è però mai giunta alla visita. Insomma, lo spostamento di 24 ore per la morte della donna sembra cosa fatta, oltretutto mostrando un errore nell’autopsia che farebbe saltare processi, accuse e controaccuse. In questo caso, invece, la questione del decesso diventa fondamentale per capire a chi andrà l’eredità di Hackman che aveva diseredato i tre figli avuti con Fay Maltese – il 65enne Christopher, la 62enne Elizabeth e la 58enne Leslie – depositando un testamento nel 2005 dove i suoi averi (80 milioni di dollari) sarebbero andati alla moglie. Se però Arakawa è morta prima di Hackman, i soldi andrebbero per legge comunque ai tre figli. Infine, una lieta notizia dal luogo del dramma. I due cani sopravvissuti degli Hackman – un terzo è stato trovato morto in casa – sono stati adottati. Dal rifugio Santa Fe Tails è stato confermato che Bear e Nikita hanno trovato una nuova casa: il primo sempre nel New Mexico e mentre l’altra in un altro stato.