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Il pentimento di Morata: “Non lascerei più l’Atletico Madrid per il Milan”

L'ex rossonero: "Mio padre e il mio agente mi hanno detto che mi sbagliavo, ma quando non ti senti bene prendi decisioni sbagliate”
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Alvaro Morta ha un rimpianto: “Credo che la scorsa estate avrei dovuto riflettere di più sul lasciare o meno l’Atletico Madrid”. L’ex attaccante del Milan, ora al Galatasaray, è stato intervistato al programma radiofonico El Larguero su Cadena SER. Qui, ha parlato del suo trasferimento in rossonero che non si è rivelato particolarmente fortunato: “Quando non ti senti bene in un certo momento della tua vita, prendi decisioni sbagliate sotto ogni aspetto. Ormai le cose non si possono più cambiare, ma oggi sono molto felice – ha dichiarato lo spagnolo – Se potessi tornare indietro, probabilmente non prenderei quella decisione. Oggi mi rendo conto di non essere riuscito a vedere la realtà. Eravamo campioni d’Europa con la Spagna e all’Atletico c’erano sempre più persone che mi amavano e riuscivano a capirmi”.

Sul perché avesse scelto i rossoneri: “Fu un’occasione. L’allenatore (Fonseca, ndr) mi chiamava tutti i giorni, avevo bisogno di sentirmi amato ed apprezzato. Oggi guardandomi indietro mi rendo conto che anche Simeone mi voleva bene. Mio padre e il mio agente mi hanno detto che mi sbagliavo”. Con l’arrivo di Sergio Conceição le cose sono cambiate e Morata è stato ceduto al Galatasaray che sta lottando con gli acerrimi nemici del Fenerbahce per vincere il campionato turco: “La rivalità è molto più accesa e grande rispetto a quelle tra Real Madrid-Atletico Madrid e Real Madrid-Barcellona. Non ho mai visto nulla di simile. Per dirigere il derby è arrivato un arbitro straniero, nello stadio c’erano più di 30.000 poliziotti. Era incredibile. Mi piacerebbe restare a lungo qui, ma devono anche volere che io rimanga. Sono molto felice, mi trattano molto bene e con affetto”.

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