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Tony Effe indagato per rissa aggravata in una discoteca di Porto Cervo: con lui l’amico pugile e un ultrà della Lazio

Il trapper romano, reduce da Sanremo 2025, indagato per rissa aggravata assieme ad altre 7 persone dopo una lite fuori da una discoteca di Porto Cervo nell'agosto 2023. Con lui, un ultrà della Lazio, un pugile e altri due amici

di F. Q.
Tony Effe indagato per rissa aggravata in una discoteca di Porto Cervo: con lui l’amico pugile e un ultrà della Lazio

Nuovi guai giudiziari per Tony Effe, il trapper romano Nicolò Rapisarda, 33 anni, reduce dall’ultima edizione del Festival di Sanremo. La Procura di Tempio Pausania ha chiuso le indagini sulla maxi rissa avvenuta la notte del 18 agosto 2023 davanti alla discoteca The Sanctuary di Porto Cervo, in Costa Smeralda, e il cantante rischia ora il rinvio a giudizio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Tony Effe, insieme a un gruppo di quattro amici (tra cui un ultrà della Lazio e un pugile), si sarebbe presentato all’ingresso del locale, ma sarebbe stato respinto dagli addetti alla sicurezza perché non gradito. Un “no” che avrebbe scatenato la reazione del gruppo, che avrebbe dato vita a una violenta colluttazione con i buttafuori. Dalle parole si sarebbe passati ai fatti in pochi istanti, con danni al locale e feriti da entrambe le parti. Lo stesso Tony Effe sarebbe rimasto ferito nella rissa, tanto da dover ricorrere alle cure mediche in ospedale.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Olbia e coordinate dal pubblico ministero di Tempio Pausania, Alessandro Bosco, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di otto persone, tra cui il cantante e i suoi quattro amici. L’accusa, per tutti, è di rissa aggravata, ma alcuni potrebbero dover rispondere anche di danneggiamento. L’avviso di chiusura delle indagini preliminari è stato notificato nei giorni scorsi agli indagati. A Tony Effe e alla sua legale, Donatella Cerè, il provvedimento è stato recapitato a Milano. Ora, il pm avrà sei mesi di tempo per chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione del caso.

Per Tony Effe, non si tratta del primo coinvolgimento in episodi di violenza. Nel settembre 2021, il rapper era stato condannato ai lavori socialmente utili per una rissa avvenuta nel 2019 fuori da un locale di Roma, con l’obbligo di risarcire 40mila euro a un uomo a cui aveva danneggiato la mandibola. Nel giugno 2022, un’altra rissa, questa volta con il rapper statunitense Lil Pump, dopo un’esibizione al Nameless Festival. E nel marzo 2023, l’aggressione al rapper e pugile Ion, nella platea della Milano Boxing Night all’Allianz Cloud, dopo aver ricevuto minacce da quest’ultimo.

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