Kanye West si sa, non conosce la diplomazia e se pensa una cosa, dopo solo un secondo la dice. Così è accaduto che durante la notte del 19 marzo abbia non solo pubblicato il suo nuovo disco “Bully”, ma si è lanciato anche su X per una invettiva contro l’ex compagna Kim e tutta la famiglia Kardashian.
Tra i brani inediti c’è “Lonely Roads Still Go to Sunshine” in cui Kanye West figura Puff Daddy (in carcere per violenze e traffico della prostituzione) e la figlia undicenne North avuta dall’ex moglie Kim Kardashian. Il brano si apre con l’audio di Daddy dal carcere.
“L’ho fatto per proteggerla”, ha spiegato Kim spiegando perché ha mosso gli avvocati, La donna infatti era totalmente ignara dell’operazione e, secondo gli avvocati divorzisti, doveva essere messa all’istante.
Ma l’ex marito non ci sta e si è abbattuto come una furia su X: “Vengo ogni giorno bullizzato ogni giorno dalla famiglia Kardashian – ha scritto -. Le Kardashian sono prostitute e trafficano a fini sessuali tutti i bambini neri che producono strategicamente. Kim Kardashian è una trafficante di sesso. Ho dovuto dissociarmi da tutto ciò che vedevo, sentivo e provavo, venivo preso di mira ogni giorno dal vero KKK moderno. Un clan di donne bianche che controlla i miei figli neri”.
Poi i potentissimi avvocati delle Kardashin si sono fatti vivi e il dietrofront di Kanye West: “”Ho bisogno che tutti sappiano che ho rimosso il post su Jay Z e Beyoncé e la loro famiglia perché c’era la possibilità che il mio Twitter venisse cancellato, non perché sono una buona persona. Maledetto il mondo e maledetti tutti. Maledette tutte le celebrità. Lo penso sul serio”.
Da parte di Kim e tutta la famiglia Kardashian per ora nessun commento ufficiale, ma c’è da scommettere che il clamoroso dietrofront di Kanye nasconda una pressione legale di grande entità, anche economica.
