Musica

“La guerra? Evito luoghi comuni. Pavarotti mi diceva: ‘canta e non rompere i cog**ni’. Al Circo Massimo vorrei Sting, Bono e Jovanotti”: parla Zucchero

L'artista il 23 e il 24 giugno sarà per la prima volta in concerto al Circo Massimo di Roma

di Andrea Conti
“La guerra? Evito luoghi comuni. Pavarotti mi diceva: ‘canta e non rompere i cog**ni’. Al Circo Massimo vorrei Sting, Bono e Jovanotti”: parla Zucchero

Il 23 e il 24 giugno Zucchero sarà per la prima volta in concerto al Circo Massimo di Roma con il suo tour “Overdose d’amore”. A due anni di distanza dai 5 concerti sold out alle Terme di Caracalla, Zucchero torna live a Roma e per la prima volta nella sua carriera sarà protagonista al Circo Massimo, aggiungendo così un nuovo capitolo memorabile alla sua straordinaria storia artistica. La capienza per le due date è di 26.000 posti a sedere. In un incontro con la stampa a Roma, l’artista ha tracciato un bilancio di questo nuovo live e non solo.

“Pensavo da tempo al Circo Massimo” – Era un po’ che speravo di poter venire al Circo Massimo in questo posto iconico naturalmente affascinante per la storia e anche perché sono venuto una volta quando c’è stato il Live Aid, ho fatto la doppietta, ho aperto al Circo Massimo e poi sono andato a Parigi a chiudere Live Aid a Parigi. Poi sono venuto l’altra volta a vedere i Rolling Stones come spettatore e l ‘atmosfera è fantastica, quindi ho detto ‘un giorno, forse succederà anche a me’. Poi è andata in porto e le abbiamo annunciate un po’ più tardi per via delle delibere comunali e tutto il resto.

“Amo l’ironia dei romani” – Nel mio team musicale c’è anche un romano il chitarrista Mario Schilirò con ma da più di 25 anni, lui prima di andare sul palco passa in camerino e mi dice ‘A Frocia , mo li sdreniamo!”. Mi fa proprio le battute. Amo molto i romani perché sono molto ironici, non se la tirano.

“Vorrei con me Sting, Bono degli U2, Brian May” – Mi piacerebbe avere sul palco con me Sting, Bono degli U2, Brian May. Li conosco tutti bene, se vorranno venire saranno bel accolti, ma so bene che non sono cose che si possono programmare dipende dagli impegni degli artitsti in quei giorni. Anche Lorenzo Jovanotti lo attendo a braccia aperte se vuoi venire a saltellare un po’ da noi.

“Lo scherzetto di Chris Martin a San Siro” – Un po’ come mi è successo con Chris Martin e Coldplay al concerto di San Siro. Quel giorno ero a casa e nel pomeriggio mi chiama la mia assistente dicendo: “Ha chiamato l’assistente di Chris Martin, voleva sapere se eri a casa e se potevi andare a San Siro entro le 19 per fare una prova con due chitarre in camerino. Vorrebbe cantare ‘Diamante’ con te. Ho controllato erano le 15:30 e alle 19 dovevo essere a Milano. Ho accettato. L’abbiamo suonata così improvvisata. Poi Chris mi ha fatto uno scherzetto e mi ha detto: ‘dai fanne un ‘altra’. E io non ero pronto. Ovviamente sono andato un po’ nel panico con la chitarra in mano e lo stadio pieno. Se l’è svignata e ho intonato ‘Hey Man’, che fa sempre bene con la chitarra.

“La guerra? Evito i luoghi comuni” – Manca oggi un ruolo della musica sui grandi temi del mondo, potremmo parlare delle guerre che ci sono in giro, di Putin, Trump, gli accordi, non accordi, Zelensky, Netanyahu, Gaza, Musk, ce ne sarebbero di argomenti, però quelli per esempio non li citerei perchè fanno luogo comune ormai. Cosa dici? Non diresti altro che quello che senti. Ovviamente ognuno ha le sue opinioni e a volte, soprattutto davanti a un pubblico numeroso, per esperienza è preferibile non toccare certi argomenti, se non buttati lì in modo abbastanza sarcastico. Perchè se li approfondisci, non sai mai come arrivi. Pavarotti mi diceva: ‘te pensa a cantare e non rompere i coglioni’. Che non è qualunquismo, ci sono state varie occasioni dove sono stato al centro di polemiche per aver detto delle cose. Se me lo chiedete adesso, sono qui tranquillo, un agnellino, ma quando sei sul palco con tutta l’adrenalina che c’è e magari arriva una provocazione, purtroppo io faccio presto a passare dalla ragione al torto.

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