Un decreto ad hoc per i Campi Flegrei che finanzi la verifica degli immobili, un piano per trovare un alloggio dignitoso alle circa 200 famiglie che hanno dovuto lasciare la propria abitazione e attrezzare più aree permanenti dove trovare ristoro in caso di scosse. Sono le richieste dei cittadini dei Campi Flegrei che oggi sono scesi in strada perché ritengono insufficiente quanto messo in campo dalle istituzioni per far fronte all’attuale crisi sismica. “Hanno costruito ospedali, scuole e alberghi in questi 20 anni nei Campi Flegrei – ci dice Eddi Sorge del Laboratorio Politico ISKRA – e oggi ci vengono a dire che la colpa è nostra che viviamo in un’area sismica mentre per tutto questo tempo non è stato fatto niente in termini di controlli, prevenzione e manutenzione”. In testa al corteo uno striscione con la scritta “La vostra sicurezza è solo repressione: 800 miliardi per la guerra e per i territori nessuna prevenzione”. I manifestanti hanno attraversato le vie del quartiere napoletano di Bagnoli per dirigersi verso ‘Città della Scienza’ dove era previsto, alla presenza dei ministri Salvini, Piantedosi e Valditara, un convegno precongressuale della Lega su sicurezza e legalità. Una provocazione per i manifestanti che hanno sfilato con i cuscini in mano per sottolineare il proprio status di sfollati. “Ci vengono a parlare di sicurezza – dice un manifestante – mentre qui i cittadini vivono nel terrore delle scosse”. Quando il corteo ha provato a raggiungere i ministri si sono verificate tensioni con le forze dell’ordine. I manifestanti hanno lanciato uova, pomodori e sacchetti della spazzatura con i volti dei ministri Salvini, Piantedosi e Valditara all’indirizzo della polizia schierata in assetto anti sommossa che ha risposto con i manganelli. La situazione si è placata solo dopo che i manifestanti hanno ottenuto che una delegazione di cittadini incontrasse i ministri per ribadire le proprie richieste.
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