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Ucraina, media: “La Cina valuta di unirsi ai volenterosi per Kiev”. Meloni giovedì sarà a Parigi per la riunione su pace e sicurezza

Secondo l'edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, Pechino starebbe pensando di aderire alla coalizione in vista di una missione di peacekeeping
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Giovedì a Parigi è prevista una nuova “riunione sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina” tra i cosiddetti paesi “volenterosi“, alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni. Intanto Welt am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, riferisce di una potenziale svolta nel delicato dossier della guerra: la Repubblica popolare cinese starebbe valutando l’ipotesi di unirsi alla coalizione in vista di una potenziale missione di mantenimento della pace. “I diplomatici cinesi a Bruxelles hanno sondando il terreno” per capire se il coinvolgimento di Pechino sia “auspicabile” per l’Unione, riporta la testata citando fonti diplomatiche europee. Seppur la questione sia “delicata”, “l’inclusione della Cina potrebbe aumentare le possibilità che Mosca accetti la presenza di truppe” di peacekeeping, hanno evidenziato le stesse fonti.

Nel frattempo Pechino dialoga con Washington sulla delicata questione dei dazi. Il vicepremier He Lifeng ha incontrato il senatore americano Steve Daines, molto vicino al presidente Donald Trump, presentatosi come una sorta di inviato speciale del tycoon. La Cina, ha detto il vicepremier, si oppone “con fermezza alla politicizzazione, all’uso come arma e alla strumentalizzazione delle questioni economiche e commerciali, ed è disposta a impegnarsi in un dialogo sincero con gli Stati Uniti basato sul rispetto reciproco e l’uguaglianza”. He ha sottolineato che Cina e Stati Uniti “condividono ampi interessi comuni e significative opportunità di cooperazione, e possono essere partner e amici, ottenendo un successo reciproco e una prosperità condivisa che avvantaggia entrambi i Paesi e il mondo”, hanno riferito i media statali di Pechino. Daines, da parte sua, ha sottolineato la convinzione nel “dialogo costruttivo” a dispetto delle forti tensioni commerciali tra le prime due economie mondiali. “Ho sempre creduto nel dialogo costruttivo e questa è stata la natura di tutte le mie visite in Cina nel corso di molti anni – ha aggiunto il senatore repubblicano del Montana -. In questa visita, ovviamente, siamo in un momento in cui abbiamo questioni importanti da discutere tra i nostri due Paesi”.

Il disimpegno degli Stati Uniti al fianco di Kiev è sempre più evidente. “Non possiamo semplicemente dare soldi per sempre” all’Ucraina “perché potrebbero finire in polvere” e “non possiamo correre il rischio” di una guerra nucleare, ha detto Steve Witkoff, in un’intervista con l’ex anchor di Fox news Tucker Carlson. L’inviato speciale della Casa Bianca ha riferito di aver parlato “con molteplici leader europei” e di aver detto loro di non incoraggiare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a non essere proattivo al tavolo della pace e di non suggerirgli che che gli aiuti continueranno senza alcuna condizione. “Nessuno dice che non dovremmo aiutare l’Ucraina oggi e nella ricostruzione in seguito – ha sottolineato Witkoff – ma deve essere a certe condizioni“. E’ quindi cruciale, per l’inviato speciale, che Kiev abbia un piano sostenibile. “Alla fine – ha concluso – non si può correre il rischio di alcun tipo di azione nucleare, nemmeno tattica. Basterebbe un’arma nucleare tattica per far crollare i mercati azionari in tutto il mondo”.

Witkoff ha anche parlato del futuro del paese attaccato dalla Russia nel 2022. “Sì, ci saranno le elezioni in Ucraina… penso che Zelensky stia facendo il possibile, penso che sia in una posizione molto, molto difficile ma si trova di fronte a una nazione nucleare e inoltre si trova di fronte a una nazione che ha quattro volte la popolazione (dell’Ucraina) e quindi deve sapere che verrà schiacciato“: lo ha detto l’inviato speciale a Carlson. “Ora è il momento migliore per lui per concludere un accordo. Il presidente Trump gli offrirà il miglior accordo possibile che potrà mai ottenere”, ha aggiunto.

Questa mattina il presidente ucraino ha fatto visita alla truppe che combattono sul fronte di Pokrovsk, nel Donetsk, dove nel pomeriggio due civili sono rimasti uccisi durante un bombardamento russo. “Ho ricevuto un rapporto sulla difesa della direzione di Pokrovsk, sulla situazione operativa e sui progressi delle missioni – ha affermato in un un video su X dove viene documentato il suo incontro con i soldati -. Ringrazio tutti coloro che aiutano e sostengono l’Ucraina”. Nelle stesse ore le autorità di Kiev hanno fatto sapere che un’intera famiglia è morta in un attacco russo con droni ieri sera a Zaporizhzhia: si tratta di un uomo di 41 anni, una donna di 38 e la loro figlia di 14 anni uccisi nella loro casa centrata dal raid.

“Questo attacco è costato la vita a un’intera famiglia. I corpi del padre e della figlia sono stati estratti dalle macerie. I medici hanno lottato per oltre 10 ore per salvare la madre, ma purtroppo non ci sono riusciti”, ha dichiarato su Telegram il governatore della regione, Ivan Fedoro. “Ancora una volta la Russia ha violato il cessate il fuoco e ucciso una ragazzina di 14 anni con un Shahed”, ha commentato il capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, riferendosi ai dronti kamikaze di fabbricazione iraniana usati da Mosca per attaccare l’Ucraina.

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