Ambiente

Celebriamo la Giornata Rifiuti Zero contrastando sovrapproduzione tessile e guerra alla natura

Ogni anno nel mondo si producono oltre 2 miliardi di tonnellate di rifiuti, di questi circa 92 milioni provengono dal settore della moda

Il 30 marzo è la Giornata Internazionale Rifiuti Zero proclamata dalle Nazioni Unite che quest’anno pone l’attenzione sulla crescente produzione dei rifiuti tessili. Ogni anno nel mondo si producono oltre 2 miliardi di tonnellate di rifiuti (con una proiezione di circa 3,8 miliardi al 2050) e di questi circa 92 milioni di tonnellate sono rappresentati da scarti provenienti dal settore della moda.

Questo settore, inoltre, produce dal 2 all’8% delle emissioni globali e riassume un fabbisogno idrico di 215 trilioni di litri di acqua equivalenti a 86 milioni di piscine olimpiche. Il settore della moda è inoltre responsabile di circa l’11% della immissione nei mari di microplastiche derivanti dai lavaggi delle nostre lavatrici. In questo scenario caratterizzato dal modello lineare (prelievo di materie prime, consumo, smaltimento) dissipativo di risorse l’Onu si rivolge a governi, produttori e semplici cittadini per segnalare la necessità non rinviabile di passare a modelli di produzione e di consumo circolari.

Da questo punto di vista impietosamente fotografato da dati incontrovertibili è davvero desolante come le opinioni pubbliche e i governi a livello mondiale non solo parlano d’altro ma senza alcun pudore si accapigliano attorno alla necessità di riarmarsi facendo denotare una sorta di istinto di morte connaturato ad un modello di civilizzazione appiattito su un concetto di progresso basato sul saccheggio dei beni naturali.

Ma di fronte a questa sfida concreta basata sui dati di fisica, chimica e biologia non tutti sono disposti a cedere alla ottusità di questo impulso autodistruttivo. Per questo Zero Waste Italy, accogliendo l’appello delle Nazioni Unite ha lanciato un pressante invito a tutta la società civile del nostro Paese, ai 340 Comuni Rifiuti Zero che hanno aderito alla strategia internazionale Zero Waste e a tutte le persone davvero interessate al futuro ad aderire con piccole o grandi iniziative a questa giornata che in realtà viene celebrata per tutto il mese di marzo e fino al 5 aprile.

È già lungo l’elenco delle iniziative che si svolgeranno in tutte le regioni d’Italia ma siamo convinti che altre decine di eventi sbocceranno in questa primavera che si oppone e si ribella a quel piano inclinato che sembra, senza freni, condurre ad uno scontro scellerato con gli equilibri naturali e con quel poco che resta di diritto internazionale. Ci si accorge così che riparare, riusare, riciclare evitando un usa e getta (non solo nella moda) sempre più indice di prepotenza gratuita rappresentano non solo l’espressione di normale buon senso ma anche un vero e proprio atto di ribellione e di denuncia verso un modello come quello lineare inadeguato e perdente.

E allora, l’appello a partecipare in forza a questa giornata non può che rivolgersi in primis ai giovani che non possono che svincolarsi da logiche di guerra contro la natura e contro i valori di pace e di giustizia ambientale. Reagendo con l’energia del cambiamento liberatrice di creatività e di istinto di vita a quel Thanatos che sembra travolgere sempre più le grandi potenze mondiali e i protagonisti spesso tragicamente ridicoli che le guidano.